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Dopo il blocco all’aeroporto Facebook oscura le pagine dei collettivi [audio+video]

Làbas e Tpo: “Violazione senza precedenti della libertà di espressione di centinaia di migliaia di persone in Italia”. Irragiungibili anche i profili di Crash e Cua, a rischio Vag61. Grazie al blocco di stamane forte ritardo del volo per Instanbul: nuovi contributi multimediali dagli inviati di Zic.

17 Ottobre 2019 - 15:04

Da qualche ora, chi cerca sul social network di Zuckerberg le pagine attive da anni di Crash, Cua, Tpo, Làbas, o su quella dell’evento che promuoveva la nuova mobilitazione pro Rojava di sabato prossimo, si trova davanti un messaggio di errore. Dopo le associazioni curde e i portali di controinformazione, la furia di Facebook sta colpendo infatti in queste ore i collettivi bolognesi che si oppongono all’invasione turca della Siria del Nord, stamattina in aeroporto per bloccare un volo della Turkish Airlines. La prossima pagina potrebbe essere quella di Vag61, secondo quanto scrivono gli stessi attivisti, invitando a iscriversi alla pagina ‘di riserva’ Vag61 bis.

Hanno aperto una seconda pagina anche Làbas e Tpo, che scrivono: “Nella mattinata di oggi Facebook ha oscurato le pagine di Làbas e del centro sociale Tpo a causa dei contenuti pubblicati a sostegno della Rivoluzione del Rojava e del popolo curdo contro la guerra della Turchia di Erdogan. In queste ore molte altre pagine italiane e profili personali hanno subito lo stesso attacco. Le pagine di Làbas e del Tpo avevano rispettivamente circa 45.000 e 42.000 follower. Si tratta di numeri importanti, che dimostrano quanto le nostre organizzazioni siano dei punti di riferimento in città e non solo per le attività politiche e sociali che proponiamo ogni giorno. Questa è una violazione senza precedenti della libertà di espressione di centinaia di migliaia di persone in Italia e, anche da Bologna, l’appello che facciamo è di denunciare tutto questo a partire dal fatto che ora più che mai è importante continuare a condividere le iniziative in solidarietà alla straordinaria resistenza nella Siria Confederale del Nord”.

Intanto, fa sapere l’aeroporto Marconi, la protesta di stamattina ha causato un ritardo di 50 minuti nella partenza del volo per Instanbul.

 

> Audio e video raccolti durante l’azione di questa mattina:

 

 

 

Azione all’aeroporto: “Stiamo bloccando un volo di Turkish Airlines”

Azione all’aeroporto: “Stiamo bloccando un volo di Turkish Airlines”