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Domani protesta degli studenti bolognesi contro Limina (Usr) e Aprea

Limina sarà alle celebrazioni dell’anniversario del Galvani, Aprea ad un convegno sulla riforma in via Belmeloro. Intanto continuano le occupazioni, mentre scattano le provocazioni di CasaPound.

11 Febbraio 2010 - 20:06

Quella di domani si annuncia come una giornata intensa per gli studenti delle scuole bolognesi che da giorni si mobilitano contro la riforma delle scuole superiori. Si comincia la mattina al Galvani, dove si celebrano i 150 anni del liceo di via Castiglione: ci sarà Marcello Limina, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, che come accoglienza troverà un presidio di studenti del Galvani e di altre scuole. Lo hanno annunciato gli stessi studenti in una conferenza stampa convocata oggi al termine di un’assemblea interistituto.

Non solo.  Tempi organizzativi permettendo, gli studenti hanno in mente anche di farsi trovare alle 14  fuori dall’aula A di via Belmeloro  (facoltà di Giurisprudenza): lì, infatti,  si svolgerà il convegno “Università verso la riforma” organizzato dalla Fondazione Magna Carta. Tra gli ospiti attesi ci sono Valentina Aprea (firmataria del disegno di legge che ad esempio vorrebbe trasformare le scuole in fondazioni), i parlamentari Gaetano Quagliariello, Fabio Garagnani, Anna Maria Bernini e Massimo Palmizio (tutti del Pdl). Proprio in via Belmeloro, alle 17, era inoltre previsto di incontrarsi  per partecipare ad una fiaccolata di protesta diretta in piazza Puntoni.

Intanto, questo il punto della situazione sulle scuole occupate: Minghetti, Righi, Fermi, Rubbiani Aldrovandi (solo l’indirizzo turistico), Pacinotti,  Laura Bassi e Mattei. Ma gli studenti si muovono anche al polo artistico (domani ci sarà un’assemblea) e il Serpieri.

Dopo  due giorni di autogestione e in attesa del presidio di domani, il Galvani oggi ha tentato l’occupazione ma la preside ha minacciato di chiamare la Polizia. Linea dura anche da parte della preside del Serpieri, mentre alle Aldini-Valeriani dopo il picchetto informativo di ieri oggi c’è stata autogestione e si proseguirà fino a sabato.

Al Minghetti si ragiona di preparare una “petizione con raccolta di firme per l’abolizione della riforma, da sviluppare a livello nazionale. Il liceo di via Nazario Sauro ha diffuso inoltre un documento che vuole essere “un messaggio forte di protesta e di dissenso nei confronti di una riforma che invece di migliorare il sistema scolastico lede ancor di più questo settore già ampiamente vessato”. Gli studenti del Minghetti, dice il documento, sono contrari alla “sempre maggior privatizzazione della scuola pubblica” e ad una riforma che “non tiene conto delle esigenze e realtà effettive della scuola” e “non è parte di un progetto organico realmente finalizzato ad un progresso e miglioramento dell’istruzione”. C’è inoltre preoccupazione per la “futura approvazione del ddl Aprea che mira alla sostituzione dell’attuale Consiglio d’istituto con un Consiglio d’amministrazione, di fatto rendendo la scuola pubblica una fondazione dipendente da enti privati che non dovrebbero avere voce in capitolo nella programmazione scolastica”. Il Minghetti sta programmando diverse inziative ed una notte bianca per domenica sera.

Intanto, però, non mancano le provocazioni. Lo riferisce InfoAut: “All’alba di oggi è stato effettuato in zona universitaria un attacchinaggio da parte di Casa Pound, mentre alcune scritte venivano effettuate dalla stessa siglia in via Delle Moline. Prontamente cancellate e rimosse dalla zona universitaria da alcuni/e antifascist*, che hanno poi appreso anche della notizia del lancio di alcune uova contro il Righi occupato da parte di Blocco Studentesco”.