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“Dieci mesi senza lavoro”, l’odissea del facchino dopo il licenziamento disciplinare

Aggiornamento dell’Sgb sulla vertenza legale che vede protagonista il delegato Safdar: la settimana scorsa presidio in Tribunale e blocco del traffico, l’1 febbraio’017 nuova udienza e manifestazione di solidarietà.

26 Gennaio 2017 - 12:04

La scorsa settimana si è tenuta una nuova udienza in Tribunale per il reintegro di Safdar, lavoratore in appalto alla Ups di Calderara di Reno e delegato sindacale Sgb. Racconta il sindacato di base: “Da circa dieci mesi Safdar è senza lavoro a causa di un ingiusto licenziamento disciplinare attuato dalla cooperativa Dg Shipping che per conto della multinazionale americana Ups gli ha contestato un innocuo post su Facebook. Una scusa per cacciare un lavoratore scomodo perché punto di riferimento sindacale per molti facchini del magazzino di Calderara di Reno. Al suo licenziamento sono seguiti scioperi, presidi, manifestazioni e la repressione non si è fatta attendere. Durante i primi presidi organizzati da Sgb davanti ai cancelli della multinazionale il consolato americano ha chiesto l’intervento della polizia per sgomberare i lavoratori , ordine prontamente eseguito dalle nostre ‘forze dell’ordine’. Nonostante la repressione nei confronti di Sgb e dei lavoratori, che non si sono mai arresi al licenziamento di Safdar, le lotte sono proseguite e contestualmente si è avviata la causa legale”.

Continua l’Sgb: “Ora a distanza di dieci mesi non è ancora stata presa una decisione per una vertenza legale che avrebbe ‘carattere d’urgenza’. Per questo, mercoledì scorso, l’esasperazione ha portato i lavoratori a presidiare il Tribunale bloccando il traffico. Il primo febbraio è stata convocata una nuova udienza al Tribunale di Bologna in via Farini 1: in quella data è previsto un presidio ed una manifestazione dei lavoratori solidali con Safdar”, con appuntamento alle 10,30: “Safdar dev’essere reintegrato, no ai licenziamenti politici!”.