Culture

Culture / “Fiabe migranti”, i racconti dei bambini nei campi profughi in Grecia

“Travelling Tales – Fiabe migranti” è un libro scritto da bambine e bambini migranti che attualmente si trovano nei pressi di Salonicco, la maggior parte di loro in attesa di continuare il proprio viaggio.

11 Febbraio 2017 - 11:17

di Simona De Nicola

In questi giorni la nostra dote di “essere umani”, il monito indimenticato di Vittorio Arrigoni a restare umani, viene messo a dura prova.

Feriscono le voci provenienti dagli Usa, in cui si annuncia l’arrivo di un ordine federale per la costruzione del muro con il Messico, la chiusura totale alle migrazioni provenienti da alcuni paesi del mondo – di serie B rispetto agli interessi economici dell’uomo-arancio – e tutta una serie di misure restrittive sui flussi migratori di carattere non solo razzista, ma contrario ai diritti umani.

“Se vieni da lì sei illegale” – questa è la logica orribile che sta passando in questi giorni.

D’altronde qui, in casa, siamo da tempo avvezzi alle politiche di chiusura dei nostrani ministri di ferro, alla fortezza Europa che non lascia passare e nega la possibilità a milioni di persone in viaggio, in fuga, in cammino verso un altro destino.

Per questo oggi vorrei parlare di questo progetto speciale, profondamente umano, nato dall’iniziativa spontanea di due sorelle, Débora (che è in Grecia attualmente) e Bia, che si trova in Portogallo.
In poco tempo è stato accolto da associazioni, reti di solidarietà e artisti.

“Travelling Tales – Fiabe migranti” è un libro di fiabe scritte da bambine e bambini migranti che attualmente si trovano in Grecia, nei pressi di Salonicco, la maggior parte di loro in attesa di continuare il proprio viaggio, rifugiati nei campi militari di Vasilika, Oreokastro e Lagadikia che ospitano più di 1000 persone ciascuno (molte di più nei primi due casi).

L’idea è divenuta presto un progetto collettivo, grazie al coinvolgimento di più di venti persone sparse in diversi paesi del mondo che hanno contribuito con le traduzioni, le illustrazioni e la diffusione del progetto. Fondamentale l’apporto delle organizzazioni, che dopo lo sgombero di Idomeni e il trasferimento delle persone verso la periferia di Salonicco hanno continuato a svolgere lavoro di accoglienza in modo indipendente, cercando soluzioni abitative in particolare per i casi più vulnerabili.
Dei bambini che hanno partecipato al libro, 11 sono stati contattati in questo modo.

Il laboratorio di raccolta di storie è durato circa due mesi: alcuni bambini avevano già storie compiute nelle loro teste, con personaggi e scenari che avevano già immaginato e che hanno condiviso con molta facilità.
Per altri, invece, il processo è stato più articolato, forse perché l’immaginario – e l’inconscio – di alcuni di loro faticava a trovare le parole necessarie per dimenticare la brutalità vissuta e aprirsi al mondo della fiaba, forse per il livello di scolarizzazione, forse per le difficoltà linguistiche (non tutti parlavano inglese ed è stato necessario coinvolgere traduttori).
Difficoltà che rendono ancor più giustizia al risultato di questo lavoro.

Una volta raccolte tutte le fiabe, sono state illustrate da alcune artiste coinvolte, ispirandosi ai personaggi e agli scenari che in qualche modo riflettono anche il background culturale dei bambini.

Il libro è stato tradotto in 12 lingue (greco, inglese, portoghese (BR), portoghese (PT), spagnolo, catalano, euskera, francese, italiano, tedesco, russo e arabo) e sarà presto disponibile online.

Tutto il denaro raccolto con le vendite andrà a sostenere questi progetti volti alla ricerca di un alloggio alternativo per i migranti a Salonicco, sfidando l’idea che l’unica soluzione possibile sia quella di “ospitare” persone nei campi militari.

La continuazione del progetto dipenderà da ciò che accadrà appena il libro comincerà a fare la sua strada. Si tratta di un esperimento fatto dal basso, con amore e senza nessun sostegno istituzionale: per questo sarà fondamentale l’apporto di quanti vorranno sostenere il progetto acquistando il libro.
A Bologna sono arrivate le prime copie del libro, presto disponibili presso la libreria Modo Infoshop, dove è in programma una presentazione del progetto per il 30 marzo alle ore 19.

Restiamo umani, dimentichiamo per un attimo gli orchi coi capelli arancioni, le streghe crucche e i campi di detenzione per i migranti e regaliamo ai bambini un nuovo immaginario, in cui le persone comprendono le ragioni dell’altro e nessuno è illegale a causa della propria origine.

Esiste un’idea di felicità senza muri, confini, campi di detenzione.

* * * * * * * * * *

Hanno partecipato al progetto “Travelling Tales – Fiabe migranti”:

Introduzione

Debora de Pina Castiglione§
Maria Anastasiadou
Alessia Di Eugenio
Anabela Rodriguez Nunes
Letizia Pasinelli

Testo

Debora de Pina Castiglione

Ilustrazioni

Beatriz de Pina Castiglione
Romy Kovarova
Tania Alexandra Cardoso
Marina Girardi
Ambra Gurrieri

Design Grafico

Alexandros Ampatsidis

Versione Portoghese

Maria de Fátima de Pina (Lisboa)
Carlos Miguel Saldanha

Versione Brasiliana

Leticia Catete (Rio de Janeiro)

 

Traduzione in Spagnolo:

  • Anabela Rodriguez Nunes
  • Debora de Pina Castiglione

Traduzioni in Italiano:

  • Alessia di Eugenio (Bologna)
  • Letizia Pasinelli

Traduzioni in Francese:

  • Irene Valverde i Ros (Marseille)
  • Anne Gautier (Marseille)
  • Alessia di Eugenio (Bologna)
  • Reda Zine (Bologna)

Traduzioni in Catalano:

  • Montse Cire (Manresa)
  • Irene Valverde i Ros (Marseille)
  • Anna Ros Vilanova (Espolla, Alt Empordà)

Traduzioni in Euskera:

  • Enara Fortes Barberena
  • Iratxe Guerra Iraola
  • Oihana Alberdi (Berriz)
  • Naira Goitia  (Lekeitio)
  • Aitziber Gojenola (Lekeitio)
  • Lorea Santa Eufemia (Bermeo)
  • Alaitz Etxeberria (Vitoria- Gasteiz)
  • Irantzu txirtxor (Otxandixo)

Traduzioni in Greco:

  • Maria Anastasiadou
  • Anna Georgitziki (Thessaloniki)
  • Maria

Traduzioni in Tedesco:

  • Eva Münch (Hildesheim, Niedersachsen, Germania)
  • Anika Menze (Hildesheim, Niedersachsen, Germania)

Traduzioni in Inglese:

  • Debora
  • Emily Ijzerman (Amsterdam, Holanda)
  • Chloé Ann Atkinson (Manchester, UK; Barcelona, Spagna)

Traduzioni in Russo:

  • Maria Anastasiadou

Traduzioni in Arabo:

  • Ramez Shams (Cairo, Egitto)

> Ulteriori informazioni: 12