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Crash, proposta di custodia sociale “recepita” dalla proprietà

Lo hanno dichiarato gli attivisti, oggi in Prefettura per consegnare le 200 firme a sostegno dello spazio in Corticella. Xm24 sulla destinazione dell’ex-mercato: “Posizione del sindaco di fatto cancella gli incontri del Laboratorio Bolognina”.

22 Novembre 2018 - 19:49

“Questa mattina una nostra delegazione si è recata in prefettura per consegnare le 200 firme raccolte durante i giorni di petizione popolare in nostro sostegno e per l’uso sociale delle aree abbandonate che le grandi proprietà disseminano nella periferia di Bologna”. Lo scrive il Laboratorio Crash dopo l’incontro di questa mattina in Prefettura. Ma c’è di più, perchè contestualmente alla consegna delle firme gli attivisti del centro sociale hanno affermato in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa che al momento non c’è un “no” alle trattative con il collettivo da parte della proprietà dell’immobile. La proposta di “custodia sociale” dell’immobile è stata infatti “recepita” ed è in fase di valutazione – dicono gli attivisti –  da parte di Rev gestione crediti “che adesso gestisce gli immobili che un tempo erano di Banca Etruria, andata in fallimento”.

Per Crash è un “bel successo” aver raccolto tante firme “per mostrare il sostegno del vicinato residente e anche di chi vive nelle attività commerciali dell’intorno rispetto alla nostra esperienza e più in generale alla questione dell’ utilizzo sociale, culturale e ricreativo delle aree abbandonate dalle grandi proprietà”. Per questo dopo l’incontro di questa mattina hanno voluto cogliere “l’occasione – questo quanto si legge nel post pubblicato nel pomeriggio – per ringraziare il vicinato residente e quanti hanno mostrato supporto alla nostra istanza partecipando alla petizione, augurandoci che anche grazie al vostro contributo la proposta possa essere recepita positivamente dalla proprietà, e permettere così che mille progetti ed eventi di aggregazione sociale, culturale, artistica e sportiva possano proseguire senza la minaccia di uno sgombero”. Pertanto invitano la cittadinanza a partecipare “domani dalle 17:30 fino alle 22h” alla “distribuzione delle arance solidali del progetto SOS Rosarno e bere insieme un vin brulé per festeggiare il bel risultato raggiunto dalla petizione popolare! A domani… crash again and again!”

Dopo le notizie degli ultimi giorni riguardo le sorti di Xm24, in un intervento pubblicato sul proprio sito ieri il centro sociale ha richiama l’esperienza del Laboratorio Bolognina promosso dal comune, che “conclusasi appena un anno fa, aveva registrato la volontà comune, da parte dei cittadini e delle associazioni del quartiere coinvolte, di destinare gli spazi di Xm24 in qualunque caso, sempre e solo ad un uso sociale: che le innumerevoli attività che si svolgono giornalmente all’interno di Xm24, autogestite libere gratuite accessibili a tutti, corrispondano già ad un’idea di uso sociale dello spazio, a noi pare evidente (e a dire il vero pare evidente anche a chi, in malafede, in modo strumentale, vuole dividere attività buone da altre presunte cattive). La nuova presa di posizione del sindaco di fatto cancella gli incontri di questo Laboratorio, cancella gli incontri che avevamo avuto precedentemente con esponenti della giunta comunale e cancella, quindi, l’operato di figure appartenenti alla sua stessa parte politica. Come è possibile interfacciarsi ad un interlocutore che cambia continuamente volto e opinione? Xm24 negli anni non si è mai sottratto al confronto e continua ad essere disponibile”.

E sulla questione del bando aggiungono: “Già nel 2013 i bandi erano considerati uno strumento inadeguato, anche dall’amministrazione stessa, invece oggi se ne torna a parlare. Perché non parlare invece di come riconoscere uno spazio complesso, basato su un’assemblea che è essa stessa luogo decisionale e di incontro, di cui le attività e i progetti hanno coscientemente deciso di essere parte? La convenzione firmata nel 2013 tra Comune e Comitato ESA andava in questa direzione, riconoscendo e tutelando l’autonomia decisionale dell’assemblea di Xm24. Lo abbiamo sempre detto che da quel traguardo non torniamo indietro. Perché non ripartire da lì? Le attività in Xm24 non ‘concorrono’ per uno spazio: sono lo Spazio! uno Spazio pubblico Autogestito. Xm24 resiste più attivo che mai, raccogliendo nuove forze al punto di strabordare. Senza un passo indietro e senza evitare alcun confronto purché parta dal riconoscimento della autogestione”.