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Controlli per strada, fioccano denunce

E in serata la decisione del governo: da domani chiusi tutti i negozi, bar e ristoranti, aperti solo farmacie e chi vende beni alimentari e di prima necessità. Le fabbriche restano attive. Contagi, aumenti contenuti a Bologna, Ferrara, Romagna occidentale e anche e a Piacenza, provincia fin qui più colpita. Peggio altrove.

11 Marzo 2020 - 23:03

Nel giorno in cui l’Oms definisce per la prima volta una pandemia quella di Covid-19,  superano il centinaio i casi di positività da nella Città metropolitana: 108 in totale quelli comunicati oggi dal consueto bollettino regionale (+22 da ieri), di cui 42 dell’imolese (+5).

Sul territorio emiliano-romagnolo sono complessivamente 1739, a fronte di 6.640 tamponi refertati. Si sono registrati purtroppo 27 nuovi decessi (22 uomini e 5 donne), di cui uno a Medicina, per un totale di 113, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 104 (+6). Salgono però a 38 le guarigioni (+7).

Guardando il dettaglio delle province, sembra migliorare la situazione a Piacenza, il territorio più vicino al lodigiano e il primo dove sono state rilevate positività: l’ultimo incremento è di 31 casi, per un totale di 664. Va peggio a Parma (378, +53), Rimini (245, +39), Modena (163, +36). Incrementi più contenuti, oltre che a Bologna, a Ravenna 31 (+7), Forlì-Cesena (24, +4), Ferrara 12 (+4).

Poco prima delle 23, il presidente del Consiglio ha firmato un nuovo decreto che impone, a quanto si apprende fino al 25 marzo, la chiusura di tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio a eccezione dei negozi di beni di prima necessità, delle farmacie e delle para-farmacie. Stop a negozi, bar, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa, mentre il provvedimento non interesserà banche, uffici postali, edicole, tabaccai, idraulici, meccanici, benzinai. Le fabbriche potranno continuare a svolgere attività’ produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza che evitino il contagio.

La Regione ha intanto fatto sapere di aver approntato un piano per trovare posti letto perfino negli alberghi, nello scenario peggiore, mentre l’Acer bolognese ha messo a disposizione alloggi isolati in provincia per chi non può’ stare in quarantena a casa propria.

Nella giornata appena trascorsa, i controlli di polizia si sono fatti sempre più serrati. Un viaggiatore è stato sanzionato nella stazione Centrale non avendo addotto valide motivazioni per il suo spostamento,  per lo stesso motivo almeno altre 19 persone sono state denunciate in varie strade cittadine.