Storia e memoria

Contro l’iniziativa “A tavola con Benito Mussolini” a Forlimpopoli

Appello del gruppo “Predappio antifascista” contro l’iniziativa organizzata nell’ambito dei “Lunedì di casa Artusi”, che vede il dittatore fascista inserito tra i personaggi più rappresentativi della Romagna

12 Marzo 2010 - 13:34

Casa Artusi, istituzione vanto dell’amministrazione comunale di Forlimpopoli, presieduta dall’Ex sindaco di Cesena Giordano Conti, ha avuto l’idea cretina di inserire Benito Mussolini fra i personaggi più rappresentativi della Romagna (affiancandolo ai più grandi artisti e uomini di cultura della regione), dedicandogli la serata del 15 marzo 2010 nell’ambito dei “Lunedì di Casa Artusi”.

Come se non bastasse ha invitato a condurre la serata nientemeno che il sindaco di Predappio Giorgio Frassineti (soprannominato dagli antifascisti “Fascineti”), che ha costruito tutta la propria carriera politica sulla riabilitazione della figura di Benito Mussolini e lo sfruttamento dell’immagine di questo squallido figuro per rendere famoso il suo paese e attirarvi sempre più turisti nostalgici del fascismo. Frassineti ha avuto infatti le belle idee prima di riaprire la casa natale di Mussolini e di farne la sede di ogni attività culturale, poi di restaurare tutti gli edifici fascisti e di creare un’associazione delle “Città di fondazione” (ovvero create dal fascismo), polo di iniziative che mascherano una ossessiva celebrazione del fascismo mascherando il tutto con “ricerca e studio” di carattere storico e architettonico. Parlano di “storia del ventennio” ma nessuna iniziativa è incentrata sull’antifascismo.
Peraltro l’imbecille scelta della giunta di “sinistra” predappiese ha fatto scuola anche alla giunta comunale di Riccione, che pure ha acquisito la residenza estiva del dittatore per farne la sede di tutte le attività culturali, usando deliberatamente la “fama” del personaggio (non a caso anche lì l’edificio viene sempre denominato “Villa Mussolini”).

L’iniziativa di Casa Artusi è una VERGOGNA. Qualunque democratico non può che indignarsi verso un simile evento, benedetto dai vertici politici locali (di “sinistra” in primis)!

Mobilitiamoci, forze politiche, associazioni, semplici cittadini per impedirla!



MANIFESTO del gruppo PREDAPPIO ANTIFASCISTA,
CITTA´ DEL SANGIOVESE (non del “duce”)

Predappio è la località in cui è nato e sepolto Benito Mussolini, uno dei
peggiori criminali della storia. Nei primi decenni del dopoguerra i
tentativi di organizzare raduni celebrativi a Predappio sono sempre stati
respinti dalla mobilitazione popolare non solo da parte dei tanti
antifascisti del paese, ma spesso per l’intervento di cittadini indignati
provenienti da tutta la Romagna.

predDopo la situazione è cambiata. Gli opportunismi dei vari partiti, da FI a PDS-DS-PD, hanno consentito un processo di legittimazione di organizzazioni ed esponenti neofascisti, i quali sono persino diventati ministri suscitando l’immediata indignazione di tanti uomini politici europei.
L´Amministrazione Comunale di sinistra (!) è giunta a sostenere e promuovere una Predappio città-simbolo del fascismo, favorendo il fenomeno dei pellegrinaggi massicci ed esibizionistici alla casa e alla tomba di Mussolini, vere manifestazioni politiche con ostentazioni di vestiario, simboli, slogan e canti inneggianti al Ventennio.
Anche la Chiesa Cattolica fa la sua parte, con celebrazioni di messe in
suffragio di Mussolini che non sono semplici riti religiosi ma aperte
manifestazioni politiche celebrative del fascismo (in chiesa non si può
entrare a spalle scoperte o gonna corta, ma in camicia nera con stemmi
fascisti si).

La casa del dittatore (per decenni abbandonata e dal Comune riaperta
solennemente nel 1999) viene chiamata sempre, negli atti di Comune, enti e
associazioni locali, “Casa Mussolini” , volutamente per ricordare il
personaggio, il quale non viene chiamato “Mussolini” ma “il Duce”. Quella
casa è stata destinata, per una precisa scelta del Comune, ad iniziative
culturali … celebrative del Ventennio (anche se ufficialmente si dice
“dedicate alla storia del Novecento”). Le iniziative “culturali” che vi si
svolgono riguardano sempre il fascismo, si svolgono nella casa di
Mussolini, e vengono regolarmente organizzate da neofascisti o comunque
frequentate massicciamente da neofascisti. Alla fine ogni valore culturale
è messo in ombra dal carattere celebrativo del fascismo che tutte quelle
iniziative assumono.

L´amministrazione comunale è ben consapevole di questo e se ne compiace,
perché l´immagine di una Predappio simbolo del fascismo attira gente e
porta alti profitti a bar, ristoranti e negozi della zona. Negli anni ’90
la giunta di sinistra ha addirittura varato una grande iniziativa di
sviluppo della cittadina denominata stupidamente “Predappio Produce”
(giocando sull’ambiguità Pro-Duce…). Ultimamente, su iniziativa
dell´assessore all’Urbanistica, Giorgio Frassineti (che recentemente ha
vinto le primarie PD ed è quindi candidato sindaco alle prossime
amministrative), sono stati contattati i sindaci di Latina, Torviscosa,
Tresigallo, Arborea, Carbonia per avviare una collaborazione stabile
finalizzata a valorizzare le “Città di Fondazione” (tutte realizzazioni
monumentali celebrative del fascismo) e l´ “architettura razionalista”.

Anche la nostra stampa locale dedica continuamente a Mussolini articoli a
non finire pieni di compiaciute curiosità legate al personaggio, chiamato
sempre “il Duce” con affettuosa riverenza. Ecco allora titoli come “A
tavola con il Duce”, “Le vacanze del Duce”, ecc. Su questa tragica figura
storica si ricama un alone di simpatia esaltandone esclusivamente tratti
cronachistici e folcloristici.

Quello che avviene a Predappio è vergognoso e sarebbe impensabile a
Braunau am Inn (Austria), dove nacque Hitler. La casa del dittatore (che da
nessuna parte viene denominata “Casa Hitler” come pure nessuno si
riferirebbe al criminale chiamandolo “il Fuhrer”) è stata una biblioteca,
poi una banca, un istituto tecnico e ora ospita una associazione di
invalidi. Nessun amministratore si è mai sognato di organizzarvi iniziative
“culturali” che attirassero neonazisti.
Naturalmente tanti nostalgici del nazismo si recano a Braunau, ma
privatamente e senza dare nell´occhio, perché in Germania e Austria basta
comparire in strada con camicia bruna o svastica per essere immediatamente
fermati dalla polizia.

Se proprio si vuole usare quella casa per iniziative culturali, si parli
sìi della storia degli anni 20 e 30, ma si parli dell´antifascismo, di don
Minzoni, Matteotti, Gramsci, i fratelli Rosselli e della Resistenza!
Sicuramente i neofascisti non ci verrebbero.

E smettiamo di parlare di “Casa Mussolini” … persino il Comune di Riccione
si compiace di chiamare “Villa Mussolini” un edificio già appartenuto al
nostro squallido personaggio, dove si svolgono le principali iniziative
culturali della città.

Vogliamo che Predappio torni ad essere una città dove l’antifascismo è
vivo e si esprime in modo aperto e inequivocabile nella politica, nel senso
civico e nella cultura.

Nello stesso tempo vogliamo che Predappio torni ad essere per tutti quello
che è sempre stata: la città del miglior Sangiovese di tutta la Romagna.
Nelle colline intorno il prezioso vitigno dà il meglio di sè, e si
producono bottiglie che, oltre al pregevole affinamento, raggiungono
l’eccezionale gradazione di 13,5-14°.

W Predappio antifascista!
W il Sangiovese di Predappio!