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Contestato a Crevalcore, Salvini sbotta

Dopo essersi presentato senza annunci venerdì scorso a Bologna, ieri il leghista ha fatto tappa in provincia. Infastidito dalle proteste, ha invitato la sua platea ad applaudire i “nostalgici di sinistra”, definendoli “sfigati”, per poi darle in pasto la solita dose di razzismo, omofobia e nazionalismo.

24 Dicembre 2019 - 14:49
foto Dire

Nessuna tregua per le sortite elettorali di Salvini in Emilia-Romagna in vista delle elezioni regionali di gennaio. Dopo l’ultima calata in camuffa di venerdì scorso a Bologna, in occasione della quale il capo della Lega non aveva dato annunci della sua presenza sui social, probabilmente per evitare contestazioni, nel pomeriggio di ieri l’ex ministro dell’Interno è stato infatti accolto da due iniziative di protesta a Crevalcore, dove stava inaugurando la sede del suo comitato elettorale.

Centinaia di persone si sono riunite in piazza Malpighi per opporre il rifiuto alla presenza del leghista, mentre un gruppo di antifascisti lo ha contestato in via Cavour, a ridosso della sede in inaugurazione e tenuto a distanza dalla polizia. Messo in difficoltà dai cori degli antifascisti, Salvini ha aizzato la platea dei suoi sostenitori invocando applausi per i “nostalgici di sinistra” che non gli hanno concesso una passerella tranquilla, definendoli “sfigati”, il tutto a favore dell’immancabile diretta Facebook. Durante il comizio il leghista non ha mancato di esprimere il solito condensato di razzismo (“tutti a casa loro”) omofobia (“vogliono togliere la mamma e il papà”) e nazionalismo di raccatto (“vogliono togliere il parmigiano reggiano”).

Successivamente, Salvini si è spostato a Sant’Agata Bolognese e con lui anche le contestazioni. Qui tuttavia, segnala un lettore di Zic che ha assistito a quanto accadeva, chi ha provato a prendere parola per contestarlo è stato fermato e identificato dalla digos, e successivamente fatto allontanare.