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Clima, ”se fosse una banca sarebbe
già salvo”: dilaga il corteo studentesco

Manifestano in ventimila, deviando dal percorso stabilito. Blitz al Consiglio comunale, assessori scendono a parlare con gli studenti e fissano un tavolo di confronto per fine mese. Sabato corteo nazionale a Roma [Info pullman]

15 Marzo 2019 - 15:13

“Ci siamo rotti i polmoni” e “Non esiste un pianeta b” sono tra gli slogan più ripetuti e scritti sui cartelli delle migliaia di studenti, molti più di quanti se ne attendessero, che hanno manifestato stamattina in centro contro l’inazione dei governi di fronte al cambiamento climatico e per chiedere “una città a portata di cittadino e non di automobile”.

Partiti da piazza Maggiore dietro lo striscione “se il clima fosse una banca sarebbe già salvato”, hanno attraversato zona universitaria, via Indipendenza, hanno lambito la Prefettura, e tra balli, corse e inviti a scendere in strada a chi si affacciava alle finestre hanno finito per deviare dal percorso preventivamente comunicato non curandosi affatto dell’irritazione dei questurini: “La loro priorità è stare dalla parte dei potenti, noi oggi andiamo dove ci pare, non ci fermate più”, hanno detto al megafono.

Un gruppo di studenti è salito a Palazzo d’Accursio interrompendo il Consiglio comunale: “Venite giù a parlare con noi! Continuate con la vostra idea di fare grandi opere e di cementificare i Prati di Caprara ma siamo il luogo in Europa col maggiore inquinamento. Questa Giunta non rappresenta la città e gli studenti che sono scesi oggi in piazza”, hanno gridato. Tre assessori e alcuni consiglieri sono poi effettivamente scesi a incontrare i manifestanti (alcuni però ne hanno contestato la presenza) ed è stato infine fissato un tavolo tecnico di confronto per il prossimo 26 marzo alle 17 a Palazzo D’Accursio.

Tra i collettivi in piazza, Saperi naviganti, Collettivo autonomo studentesco e Collettivo univeritario autonomo. Scrive quest’ultimo in rete: “Oggi Bologna prende i colori dello sciopero globale contro i cambiamenti climatici. Un serpentone di circa 20000 persone tra giovanissim* e meno giovani che si muove per le strade del centro paralizzandolo al grido di ‘blocchiamo tutto!’ Questo FridayForFuture che ha mobilitato migliaia di persone in tante città d’Italia e del mondo, si fa sentire la voglia di mobilitarsi contro questo sistema capitalista e di sfruttamento che salva i profitti di pochi e distrugge l’ambiente. Il prossimo importante appuntamento sarà il 23M, marcia per il clima e contro le grandi opere Inutili a cui invitiamo tutti e tutte a prendere parte!”. Diversi i pullman per raggiungere la capitale: per quello promosso dallo stesso Cua insieme a Cas, Crash e Social log si può contattare i collettivi su Facebook o telefonare al 3342450024; un’altro è promosso da Vag61, comitato Becco, Làbas e Tpo e ci si può prenotare scrivendo a infovag61@gmail.com. Pullman anche per Hobo, anche in questo caso è possibile contattare il collettivo su Facebook. Per muoversi con Usb infine il numero da chiamare è 3278365596.