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Cie, Oasi licenzia tutti i lavoratori

Nuovo capitolo del contenzioso tra la Prefettura e il Consorzio, che continuano a rinviarsi a vicenda la responsabilità della crisi di gestione.

25 Giugno 2013 - 12:28

Dopo aver incassato la revoca dell’appalto di gestione del Cie di via Mattei, ecco la contromossa del consorzio Oasi: ricorso contro la Prefettura, e licenziamento per ritorsione di tutti i 31 lavoratori, a decorrere dal 1 luglio prossimo. L’azienda siciliana – che ha ufficialmente in gestione anche i Cie di Modena e Trapani, ed è in corsa per quello di Milano – tenta così di rinviare alla Prefettura la responsabilità del mancato pagamento degli stipendi da dicembre oggi. Tutta colpa dei “ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione”, afferma il presidente del consorzio. Una spiegazione che, più che metterlo sotto accusa, sembra offrire una sponda al Ministero dell’Interno: il leitmotiv dell’insolvenza della PA serve a giustificare lo scandalo di bandi di gestione a 28 euro a detenuto, è lo stesso presidente del consorzio a suggerirlo nelle sue dichiarazioni. A fronte di questo balletto di accuse e scuse incrociate, insomma, viene da chiedersi se in fondo Prefettura e consorzio, dietro un contenzioso apparente, non si stiano in realtà coprendo a vicenda, per poter continuare a fare quel che fanno, l’una risparmiare, l’altro lucrare, sulla pelle dei migranti detenuti.

Nel frattempo Oasi ha deciso di licenziare tutti i 31 lavoratori, imputando le ragioni di tale scelta alla stessa perdita dell’appalto di via Mattei.  Una decisione inaspettata, visto che una settimana fa aveva chiesto alla Regione la proroga della Cig a zero ore fino al 12 settembre. Ora, con i licenziamenti a decorrere dal primo luglio, i lavoratori del consorzio perderanno anche il diritto alla cassa integrazione. Il consorzio sostiene che la proroga è stata richiesta soltanto per coprire il periodo dal 12 giugno, data di scadenza del precedente accordo, al 30 giugno. I sindacati che avevano sottoscritto la richiesta di proroga si trovano così spiazzati; chiederanno nei prossimi giorni un incontro con Oasi e la Prefettura, per tentare di ottenere una proroga del termine di licenziamento. Resta comunque fuori dalle trattative e dalla tutela sindacale il responsabile dell’intervento sociale, assunto con contratto a progetto.