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Ciclofattorini: “accordo pirata” tra Assodelivery e Ugl

Lo denunciano le Riders Union di Bologna e Roma e Deliverance Milano: un’intesa che “non fa altro che mantenere invariate le condizioni attuali del settore, a salvaguardia esclusiva degli interessi delle piattaforme, contro quelli dei lavoratori”.

16 Settembre 2020 - 18:00

“Nel bel mezzo della riapertura del tavolo di contrattazione al Ministero del Lavoro, che avrebbe dovuto favorire la stipula di un accordo tra le parti sociali in grado da garantire una soluzione efficace per tutto il comparto, con l’applicazione di un contratto collettivo nazionale in linea con le rivendicazioni storiche dei ‘movimento rider‘, ci viene data notizia che Assodelivery e UGL (sindacato di comodo vicino ad Anar, l’Associazione dei rider cottimisti nata negli uffici di Glovo) hanno firmato un accordo separato pirata”. Lo scrivono le Riders Union di Bologna e Roma e Deliverance Milano.

Si legge poi nel post pubblicato su Facebook: “Nei fatti questo ‘accordicchio’ non fa altro che mantenere invariate le condizioni attuali del settore, a salvaguardia esclusiva degli interessi delle piattaforme, contro quelli dei lavoratori, a cui la Legge 128 assicurava una paga oraria base in linea con i minimi tabellari dei contratti collettivi di riferimento, comparativamente maggiormente rappresentativi. In questo accordo viene previsto un pagamento per ogni “ora lavorata”, il che significa che la retribuzione viene riconosciuta solo per la durata del tempo di consegna, mantenendo in pratica il pagamento a cottimo e introducendo un minimo orario di 7 euro lorde temporaneamente, soltanto in quelle città che entrano a far parte del sistema del food delivery, attestandosi ampiamente al di sotto di quanto previsto dalla legge. Obiettivo esplicito è dunque quello di svuotare la figura del rider come collaboratore eterorganizzato, spogliandolo delle tutele che gli erano riconosciute, vanificando le conquiste dei lavoratori, sovvertendo una legge votata dal parlamento e passando sopra l’orientamento consolidato della giurisprudenza nazionale e internazionale. Noi come lavoratori organizzati denunciamo la natura pirata di questo accordo illegittimo stipulato al di fuori della sede ministeriale preposta alla trattativa, tra l’associazione datoriale con una sigla sindacale che non ha alcun indice di rappresentatività nel settore, che sta svolgendo de facto una funzione antisindacale rispetto alla rete nazionale Rider x i Diritti. Per queste ragioni torneremo presto a mobilitarci per le strade delle nostre città denunciando l’operazione di sabotaggio costruita ad arte contro le recenti conquiste ottenute dai lavoratori attraverso le sentenze, gli scioperi, la legge e i tavoli di contrattazione. Non per noi ma per tutt*!”.