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“Chi attacca Kyenge attacca tutti i migranti”

Il Coordinamento migranti verso lo sciopero della logistica del 15 maggio e l’assemblea del 19 a San Giuliano Milanese: “Sappiamo che ogni risultato, come sempre, dobbiamo conquistarcelo”.

11 Maggio 2013 - 18:27

La prossima settimana sarà molto importante per i migranti che vivono e lavorano in Italia: il 15 maggio ci sarà il secondo sciopero nazionale della logistica, un settore dove lo sfruttamento è altissimo e nel quale la maggioranza dei lavoratori sono migranti. Il 19 maggio avrà luogo a San Giuliano Milanese una grande assemblea che noi migranti che abitiamo in Lombardia ed Emilia Romagna stiamo preparando da settimane dopo la manifestazione che abbiamo fatto a Bologna il 23 marzo.

L’iniziativa e la presenza politica dei migranti danno fastidio e producono sempre reazioni apertamente razziste. Ne sono una prova evidente anche gli insulti, le minacce, le stupide ironie, i commenti infastiditi con cui è stata accolta la nomina a ministra per l’integrazione di Cécile Kyenge. Per i razzisti italiani Cécile ha almeno tre difetti: è nera, è donna ed è arrivata in Italia come migrante.

Noi abbiamo conosciuto Cécile in occasione dello sciopero del lavoro migrante contro la Bossi-Fini del 2010, che molti hanno cercato di impedire dicendo che era uno sciopero etnico. Ciò nonostante lo sciopero è riuscito e Cécile era con noi. In molte altre occasioni Cécile ha lottato con noi e ha manifestato contro la legge Bossi-Fini e contro il razzismo istituzionale. Era ancora con noi lo scorso 23 marzo nella grande manifestazione di Bologna.

Per tutti questi motivi esprimiamo la nostra piena solidarietà a Cécile per tutti gli attacchi razzisti che le sono stati rivolti e saranno rivolti contro di lei. Noi garantiamo che continueremo a lottare per ottenere la cancellazione del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, fino a quando i figli dei migranti nati in Italia non potranno avere la cittadinanza, fino a quando non saranno chiusi i Cie, fino a quando non ci sarà una legge giusta sul diritto di asilo. Noi sappiamo che il Partito Democratico, di cui Cécile fa parte, ha istituto i Cie con la legge Turco-Napolitano, che porta il nome dell’attuale presidente della repubblica, e ha contribuito a fare della legge Bossi-Fini lo strumento quotidiano di repressione e sfruttamento dei migranti. Sappiamo anche che l’applicazione di uno ius soli senza inganni è oggi avversato sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Il coro contro i migranti e dei tanti dubbi ogni volta che si tratta di togliere un piccolo pezzo del razzismo istituzionale oggi va dal Pdl al Movimento 5Stelle, che vede l’Europa solo quando serve per allontanare gli “stranieri”. Non ci facciamo quindi nessuna illusione sui risultati che Cécile potrà ottenere nel governo, nel suo partito e in questo Parlamento. Sappiamo che ogni risultato noi dobbiamo come sempre conquistarcelo e siamo pronti. La nostra solidarietà antirazzista è però incondizionata.

I razzisti e chi vuole che per i migranti non cambi mai niente, vogliono farci tacere e far apparire come una vittoria qualsiasi piccola elemosina.

Noi non ci stiamo. Sappiamo che gli attacchi razzisti a Cécile sono attacchi anche a tutti i migranti che in questo paese lavorano e vivono, e che quotidianamente si confrontano con il razzismo istituzionale della Bossi-Fini. Per questo la nostra non è una solidarietà di sole parole.

Il nostro antirazzismo è quello delle lotte dei migranti contro lo sfruttamento del lavoro e dell’esistenza. Lo mostreremo con forza già la prossima settimana, nello sciopero del 15 maggio e nell’assemblea del 19 maggio a San Giuliano Milanese.

Coordinamento migranti