Attualità

Checchino Antonini condannato a otto mesi! Chi tocca De Gennaro la paga…

Giornalista di Liberazione e collaboratore occasionale di RadiOndad’Urto e Zic, ha sempre scritto sui movimenti, sul conflitto sociale, sulle angherie delle istituzioni totali, portando alla luce casi come quelli di Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Riccardo Rasman.

11 Febbraio 2010 - 12:38

Sentenza choc del tribunale di Roma: otto mesi di reclusione sono stati comminati martedì scorso, in primo grado, a Checchino Antonini e a Piero Sansonetti, all’epoca dei fatti direttore di Liberazione, per un articolo del 16 settembre 2005 con la cronaca di una forte polemica politica tra alcuni sindacati di polizia e Gigi Malabarba. allora capogruppo di Rifondazione a Palazzo Madama. Il giorno prima – con un’interrogazione firmata con diversi altri colleghi e successivamente con un botta e risposta con un sottosegretario – Malabarba aveva criticato in maniera ferma i criteri discrezionali, nella valutazione degli operatori della polizia ai fini dell’avanzamento di carriera. L’occasione erano stati gli ottimi voti – con riferimento al 2001 – ricevuti da due funzionari coinvolti nelle inchieste sulle violenze e gli abusi commessi nei giorni del G8 2001. Malabarba s’era detto convinto che, grazie a un «uso strumentale» di quei meccanismi discrezionali di avanzamento e prepensionamento (stigmatizzati anche dal magistrato amministrativo), l’allora capo della polizia, capo della commissione di valutazione – fosse riuscito a selezionare dei dirigenti fidati e ad espellere i quadri «scomodi» con un «sistema ingiusto e vessatorio».
L’indomani le agenzie riportarono alcune violente dichiarazioni di diversi segretari sindacali del personale di ps e Liberazione ne diede conto. Uno di loro, GiuseppeTiani, leader nazionale del Siap, s’è sentito diffamato poiché l’articolo ricordava la sua parentela con il segretario provinciale della medesima sigla, all’epoca inquisito per favoreggiamento di personaggi legati all’estrema destra barese e per rivelazione di segreto d’ufficio. Solo il 22 gennaio di quest’anno costui sarebbe stato assolto dalla prima accusa e condannato a 9 mesi per violazione del segreto di ufficio, pena peraltro sospesa.
La pesantissima sentenza contro Antonini e Sansonetti si iscrive nella crescita esponenziale, al tribunale di Roma, dell’applicazione di pene detentive nei confronti di giornalisti. In questo caso, però, il pm aveva chiesto solo un’ammenda per i due imputati. E la condanna colpisce un cronista e una testata che si sono sempre battuti per la verità sulle violenze nel G8 di Genova e per un’effettiva democratizzazione delle polizie. C’è poco da fare: chi tocca quel G8 (e De Gennaro) non la deve fare franca. Il Cdr e la redazione intera di Liberazione – esprimendo la piena solidarietà ad Antonini e Sansonetti – annunciano una conferenza stampa nei prossimi giorni per una campagna sull’esigibilità del diritto di cronaca.