Acabnews Bologna

Cgil-Cisl-Uil firmano col Comune,
ma ”gratuità materne” sparisce

L’amministrazione va avanti per la sua strada, da ieri anche con il via libera dei confederali in virtù dell’impegno a salvaguardare la “sostanza” del principio. Intanto, in un giorno 1.200 firme per il ritiro della delibera.

15 Dicembre 2017 - 10:30

(Comune Palazzo D'Accursio - foto Zic)Il Comune tira dritto sull’introduzione della tariffa di frequenza alle scuole d’infanzia, da ieri anche con il benestare di Cgil, Cisl e Uil che hanno firmato un verbale con l’amministrazione. A loro dire, l’intesa è arrivata perchè la Giunta si è impegnata a “modificare la delibera in modo tale da salvaguardare la sostanza della grautità dell’accesso”. L’amministrazione, dal canto suo, rivendica di aver “ribadito la decisione espressa nella delibera licenziata lo scorso 21 novembre, impegnandosi a vincolare la tariffa di frequenza unicamente al costo della refezione e confermando pertanto il principio della gratuità ‘sostanziale e di fatto’ dell’accesso alla scuola d’infanzia”. Sì perchè, in realtà, sulla novità di cui si discute in città da qualche settimana il Comune non ha fatto passi indietro: la frase che recita “la frequenza alla scuola dell’infanzia è gratuita” sparirà dai documenti di Palazzo D’Accursio, così com’era stato annunciato. Semplicemente, nella delibera modificata sarà sottolineato più esplicitamente che la tariffa di frequenza sarà “equivalente e non superiore al costo della refezione”, cioè l’attuale tariffa, che sarà sostituita da quella di nuova introduzione.

Nel frattempo, sempre ieri il Comitato bolognese Scuola e Costituzione ha lanciato una petizione on line per chiedere il ritiro della delibera, perchè “se questa proposta venisse approvata dal Consiglio comunale, la scuola dell’infanzia comunale cesserebbe di essere un diritto costituzionale e si trasformerebbe in un servizio a pagamento, erogabile in funzione dei costi”. Nel giro di una sola giornata, la petizione ha raccolto 1.200 firme circa.