Acabnews Bologna

Centinaia di mascherine per i ciclofattorini, “un primo risultato”

Riders Union: dispositivi “forniti dall’amministrazione comunale dopo presidio del Primo Maggio”. Oggi la manifestazione in Prefettura di Usb e Noi Restiamo, poi studenti in rettorato: “Bloccare rate!”. Usb Lavoro Privato: “Coop sociale Àncora revochi contestazioni a chi aveva scioperato per immediato pericolo della salute”. Sei decessi per Covid-19 nel territorio metropolitano.

05 Maggio 2020 - 21:18

“A seguito del presidio organizzato per il Primo Maggio, l’Amministrazione Comunale ci ha contattato per fornirci subito 500 mascherine che distribuiremo nei prossimi giorni a quanti più colleghi possibili”. E’ la segnalazione diffusa oggi in rete dai ciclofattorini di Riders Union Bologna, che parlano di un “primo risultato” ma che aggiungono: “Siamo coscienti del fatto che si tratta di una quantità insufficiente per il numero di riders a Bologna e per soddisfare il fabbisogno individuale di questi dispositivi, ed è anche per questo che continueremo ad organizzarci, per fare in modo che la Regione predisponga un regolamento sulla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e forzi direttamente le aziende a fornirci i dpi”.

Si è tenuto invece questa mattina un presidio organizzato da Asia-Usb, Noi RestiamoUsb Federazione del sociale davanti alla Prefettura. I manifestanti, che come avevano annunciato erano muniti di dispositivi di protezione e distanziati, hanno rivendicato reddito di base esteso e affitti bloccati per tutelare le fasce più deboli della popolazione maggiormente esposte alle conseguenze economiche del coronavirus, con le parole d’ordine “Casa, reddito, diritti subito!”. Parlando del problema del pagamento degli affitti, per gli attivisti “molti proprietari non accettano patteggiamenti o trattative” da parte degli inquilini, “quindi diventa un problema molto concreto soprattutto per chi è rimasto escluso dagli ammortizzatori sociali che il governo ha messo a disposizione”. Per questo la soluzione “non si può lasciare alla contrattazione individuale: gli affitti vanno bloccati immediatamente e ci deve essere un intervento straordinario da parte del governo e delle regioni su questo”.

Dopo il presidio sotto la prefettura, gli studenti di Noi Restiamo sono andati “davanti al rettorato per portare la nostra voce direttamente al rettore di Unibo a cui abbiamo appena consegnato una lettera con le nostre rivendicazioni! I 7 milioni di avanzo nel 2019 di unibo parlano chiaro: i soldi ci sono, manca la volontà di garantire il diritto allo studio! Pretendiamo il blocco delle rate universitarie, investimenti in studentati pubblici, stop numero chiuso!”

Usb Lavoro Privato in un comunicato inviato in redazione protesta contro la scelta di Àncora Servizi Società Cooperativa Sociale di aver “contestato l’assenza ingiustificata al delegato Usb ed ai lavoratori che hanno scioperato il 17 e 18 marzo secondo l’art. 2 comma 7 della legge sui servizi essenziali”. Usb spiega come “lo scorso 17 marzo l’Usb ha proclamato uno sciopero immediato e ad oltranza nel Servizio di Assistenza Domiciliare di Bologna, gestito dalle cooperative afferenti al Consorzio Aldebaran, tra le quali Àncora Servizi; uno sciopero proclamato in un servizio essenziale, reso possibile appellandosi all’art. 2 comma 7 della legge 146/90 che prevede che in caso di immediato pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori si possa (e noi crediamo si debba) proclamare l’astensione immediata per ripristinare le condizioni di tutela. Le motivazioni di quello sciopero, gravissime, riguardavano l’assenza e la inadeguatezza di mascherine e DPI, la mancata rimodulazione degli accessi e dei percorsi nei domicili degli anziani utenti, procurando, tutte queste condizioni, il rischio assoluto e immanente di contagio per operatori e utenti”. Usb chiede “la revoca immediata delle contestazioni comminate ai lavoratori ed al delegato” altrimenti “impugnerà gli eventuali provvedimenti in ogni sede, costruendo una campagna di informazione e solidarietà ai lavoratori per far conoscere in ogni sede qual è il vero volto della cooperativa sociale Àncora Servizi”.

Questi infine gli ultimi dati dell’epidemia: sei persone hanno perso la vita nelle ultime 12 ore rilevate dopo aver contratto il coronavirus nel territorio metropolitano, dove si sono registrati 28 nuovi casi di positività, per un totale di 4232 dall’inizio dell’epidemia di cui 387 nell’imolese (+1). In Emilia-Romagna i contagi sono complessivamente a quota 26.275 (+100), a fronte di 206.166 test effettuati (+5739), i decessi 3705 (+39), i casi attivi 8681 (-303) di cui 191 sono pazienti in terapia intensiva (-8).

I casi nelle altre province: 4286 a Piacenza (35 in più), 3230 a Parma (3 in più), 4788 a Reggio Emilia (10 in più), 3758 a Modena (11 in più), 940 a Ferrara (2 in più), 986 a Ravenna e 910 a Forlì (nessun nuovo caso), 715 a Cesena (3 in più), 2.043 a Rimini (7 in più).