Manifestazione da piazza dell'Unità con azioni di sanzionamento verso "simboli dello sfruttamento e del sistema guerrafondaio", applausi per la nuova occupazione di via Zago e fiori al Sacrario delle/i partigiane/i. Un altro corteo si è invece mosso dalla rotonda Dodi Maracino. In tante/i al Pratello R'Esiste e iniziative antifasciste anche al centro Pizzoli.
“L’università di guerra e le sue gerarchie razziste: studenti migranti respinti da Unibo”
Coordinamento Migranti: "Chiediamo che siano riconosciuti i percorsi di studio e che sia possibile completare gli studi indipendentemente dalla cittadinanza e dal permesso di soggiorno che studenti e studentesse migranti provenienti dall’Ucraina hanno in tasca".
“Verso un 25 aprile antifascista e antimilitarista: ecco il nostro no alla guerra”
"Non è in discussione diritto delle/gli ucraine/i a difendersi, ma va disinnescato il sistema che porta le guerre per interessi economici e nazionalisti", scrive Vag61: "Solidarietà a chi in Ucraina, Russia e ovunque rifiuta la guerra come strumento di dominio e si batte per una società giusta e solidale, laica e antifascista, antisessista ed ecologista".
La guerra vista e raccontata dalle/i migranti
Le testimonianze raccolte dal Coordinamento Migranti. Maria, da Leopoli, in Italia da anni: con il suo lavoro di badante sta sostenendo le spese dei familiari arrivati dall'Ucraina. M. aveva raggiunto Odessa dalla Nigeria, poi è dovuto fuggire: a Bologna "trattato diversamente perché non ucraino. Ma cosa vuol dire? Neri o bianchi scappiamo dalla stessa guerra".
::: Notizie brevi :::
Comitato per i caduti di Marzabotto dopo la sentenza sul 2 agosto: "Continuare a fare luce sui mandanti" | Incidente sul lavoro in Appennino | Occupazioni, alcuni genitori del Righi a sostegno del manifesto delle/i ragazze/i | Usb in piazza dopo la "grave provocazione" subita a Roma: la mobilitazione ha toccato caserma Mameli, Prefettura, Confindustria.
Profughi dall’Ucraina: ma l’accoglienza non è uguale per tutti
Il Coordinamento Migranti segnala la situazione di persone arrivate a Bologna "che per 'colpa' della pelle nera non hanno ricevuto i documenti e sono state spedite nei centri d'accoglienza senza sapere cosa sarà delle loro vite. Questo mostra che non può esserci opposizione alla guerra senza stare dalla parte delle donne e degli uomini migranti".
Da piazza Verdi verso piazza Maggiore: “Strike the war!”
Cua, Split, Unibo contro la guerra e Laboratorio Cybilla in corteo nelle strade del centro città per "dar voce alla nostra rabbia contro il riarmo, contro l'aumento della spesa bellica, contro il dl Ucraina appena approvato".
“Contro la guerra, con i popoli oppressi”: corteo per il 25 aprile
Da piazza dell'Unità "una manifestazione per le lotte di ieri, di oggi e di domani", annuncia il comunicato a firma Realtà antifasciste bolognesi: "Questo 25 aprile sarà un rilancio della solidarietà, di un nuovo internazionalismo, al fianco dei popoli oppressi, contro i confini e gli eserciti, di contrapposizione alle guerre volute da padroni e potenti".
Appunti dalla manifestazione GKN di Firenze
Migliaia di persone in piazza, tanti volti giovani, l'incontro di una miriade di lotte diverse e connesse, un convinto passo anticapitalista: il corteo insorgente del 26 marzo ripercorso per istantanee, spunti di riflessione e qualche domanda.
Torna lo sciopero per il clima: “E contro la guerra”
Fridays for future in corteo da piazza Maggiore: tra le richieste sul piano locale lo stop al Passante di mezzo e alle trivellazioni in Adriatico. Il no all'allargamento di autostrada e tangenziale sarà anche al centro di un'assemblea metropolitana prevista domenica: perchè la mobilitazione "non si ferma", assicura la Rete delle lotte ambientali bolognesi.
In piazza scende “la nostra primavera contro la loro guerra”
Corteo e passamontagna colorati per la manifestazione che si sta svolgendo oggi su iniziativa di Làbas, Tpo, Luna, Offside Pescarola, Laboratorio salute popolare, Ya Basta, Adl Cobas e Brigate di mutuo soccorso: "No a soluzioni alle crisi che prevedono più armi letali, più miseria per molti e più profitti per pochi".
Dal 38 occupato: “Sabotare la guerra!”
Cua: "abbiamo deciso di riappropriarci degli spazi dell’Università come momento di rottura che parli di un no secco alla guerra che sta devastando l’Ucraina, per mire espansionistiche e di potere estrattivista da parte della Russia di Putin e delle forze della Nato".