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Caserma Sani, Asia: “La riapriremo noi” [+comunicato]

Dopo il blitz al demanio il sindacato ottiene un incontro con l’assessore Gabellini e un rappresentante dell’Agenzia. Ma gli attivisti non si fidano e rilanciano.

24 Maggio 2013 - 14:17

Vero e proprio blitz, oggi, quello di Asia Usb alla sede dell’agenzia del Demanio in piazza Malpighi, occupata per richiedere un incontro con il direttore generale Stefano Scalera e l’assessore all’urbanistica Gabellini.
Carichi solo della loro determinazione e di un megafono, poco utilizzato, gli attivisti hanno atteso la risposta del funzionario Dott. Uzzo dell’ufficio regionale per l’emilia romagna, stazionando in un corridoio al secondo piano del palazzo.

Il sindacato di base insieme a numerose famiglie rimaste senza casa aveva portato avanti un presidio davanti all’ex caserma Sani in via Ferrarese da ben 4 mesi, per denunciare le condizioni di abbandono e il vergognoso spreco di spazi di fronte ad una situazione abitativa che a Bologna è drammatica. Migliaia di persone in lista per le case popolare, più di 300 sfratti esecutivi programmati, 4000 persone in situazione di difficoltà abitativa (secondo quanto riferito da Asia USB). La caserma Sani, un complesso di 23 edifici circondati da parco verde, ex residenza degli ufficiali dell’esercito, potrebbe dare risposta al bisogno di molti. E gli attivisti avevano già in diverse occasioni avanzato pubblicamente la proposta di destinare ad “uso sociale” l’area, dopo le opportune ristrutturazioni causa abbandono. Quartiere, e perfino il Comune si erano detti “sensibili” alla questione e interessati a trovare una soluzione. Lo stesso direttore generale del Demanio, dott. Scalera, aveva ricevuto a Roma una delegazione di attivisti e aveva promesso che si sarebbe interessato alla questione. Ma il tempo (4 mesi) è passato senza successivi passi avanti.Attivisti di Asia a colloquio con funzionario Demanio

Dopo più di due ore, l’attesa risposta: fissato un incontro per martedì 28 maggio con l’assessore Gabellini e un funzionario del Demanio regionale. Il dott. Scalera, contattato con fatica su pressione degli occupanti, ha fatto sapere che farà di tutto per essere presente e proponendo però già un’altra data, il 3 Giugno, nella quale incontrare i rappresentanti del sindacato inquilini.

Ma dopo 4 mesi di inerzia, gli attivisti non si fidano e rilanciano: “Vista la volontà più volte mostrata a parole, anche dal Comune, di riaprire la Caserma Sani, ma mai realizzata da nessuno, il 16 Giugno ci faremo carico noi carico della responsabilità di restituire alla città un patrimonio prezioso, riaprendola alla città e al Quartiere. Il Comune si prenderà le sue responsabilità“, annuncia Federico di Asia USB.

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> Il comunicato di A.S.I.A. USB sull’occupazione di oggi

Con l’occupazione di questa mattina presso il demanio regionale, durato tutta la mattinata, abbiamo finalmente raccolto il minimo che un rapporto civile pretende. Un rapporto che l’istituzione del Demanio Nazionale ,quello regionale e del Comune si erano impegnati ad avere con noi si è fatto di nebbia , dopo quattro mesi continuavano a non farsi sentire per la normale dialettica costruttiva sul progetto che come Asia USB Bologna abbiamo loro prospettato.

Incapaci di prendersi responsabilità verso le centinaia di sfrattati e senza casa che a bologna stanno toccando livelli mai sentiti, incapaci di rapportarsi con quelle organizzazioni sindacali che non la pensano come loro, hanno cercato di nascondere la testa sotto la sabbia senza uscirla per guardare in faccia la realta e risolvere la situazione con la forza della progettualità e del dialogo,.

Abbiamo messo in campo ciò che avevamo annunciato per difendere questo diritto .

L’occupazione di questa mattina ha ottenuto un’ incontro tra Asia/USB Bologna, il responsabile del Demanio Regionale Uzzo e l’Assessore Gabellini, con l’impegno da parte del Direttore del Demanio Nazionale Scalera a parteciparvi, per il 28 maggio 2013 alle ore 17:00.

Non ci basta, abbiamo visto come in questi mesi la prassi di bypassare le questioni che abbiamo posto sono state sistematicamente messe in atto ora devono prendersi le responsabilità di darci delle risposte. Ed è con questo spirito che toglieremo il presidio davanti alla ex caserma Sani che tanto faticosamente e con sacrifici immensi da parte dei nostri militanti ,che sono lavoratori ed abitanti di questa città, abbiamo tenuto in piedi sotto pioggia e neve 24 ore su 24 per quattro mesi.

Stolti saremmo se ci fidassimo solo di un’incontro e per questo che indiciamo una manifestazione il 16 di giugno presso la ex caserma Sani, con tutti quelli che si battono per un’alternativa di città diversa e la difesa dei beni comuni come baluardo di civiltà e con i cittadini del quartiere Navile che vivono una situazione di degrado ormai insopportabile, perchè se non ci verrano date risposte e sia Demanio che Comune continueranno a sperperare e a fare depredare beni pubblici, noi quei beni pubblici ce li prenderemo e li salvaguarderemo entrando nella ex caserma per attuare i nostri progetti invitando tutti a farsene carico.

ASIA/USB BOLOGNA