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Casa pignorata, famiglia sfrattata dalla celere

Via Zanardi, inquilini resistono per ore, presidio solidale all’esterno fronteggia polizia. Strappata sistemazione fino a novembre. Intanto, Pugno chiuso: “In via Gandusio rischio nuovo incendio”. Unione inquilini su tassazione 50% sgomberati Calderara: “Sconti fine stagione?”.

27 Giugno 2017 - 16:29

“Questa mattina tre camionette del reparto mobile hanno svegliato all’alba una famiglia: unica loro colpa la povertà. È stato eseguito da parte delle forze dell’ordine lo sfratto esecutivo ai danni di Mohamed, sua moglie e i suoi cinque figli”. Ne dà notizia in un comunicato Asia-Usb.

Racconta il sindacato: “La polizia in assetto antisommossa si è presentata verso le sette del mattino circondando l’abitazione di Via Zanardi. Lo sfratto è stato eseguito al terzo accesso a causa del pignoramento, da parte della banca, della casa di Mohamed. Mohamed aveva iniziato a pagare il mutuo nel 2009, ma con l’inizio della crisi economica la famiglia non è più riuscita a sostenere le rate, cosi la banca ha pignorato l’immobile svendolo successivamente ad un’asta. All’interno dell’appartamento la famiglia di Mohamed ha resistito per molte ore ricevendo numerose minacce da parte delle forze dell’ordine. In contemporanea si stava raggruppando un presidio solidale che richiedeva a gran voce la presenza dei servizi sociali, ma degli assistenti sociali nessuna traccia. Nessuno spazio di negoziazione sociale è stato ammesso, nessuna forma di mediazione se non la violenza della celere. Grazie alla determinazione dei militanti e solidali, i quali hanno bloccato la strada subendo la violenza della polizia, si è riusciti ad ottenere una soluzione abitativa che tenesse unita la famiglia. La famiglia avrà ospitalità fino a domenica in un albergo e successivamente in un alloggio di emergenza fino a novembre”.

“La giornata di oggi – prosegue Asia – si inserisce perfettamente in un continuum che vede la città di Bologna ostaggio degli interessi delle banche e dei palazzinari ai danni dei ceti popolari che vivono la crisi. La risposta dell’amministrazione nei confronti della povertà rimane sempre la stessa: da una parte la violenza della polizia e dell’altra la pratica continua delle soluzioni emergenziali nei confronti delle famiglie in difficoltà abitativa. Emblematico è stato quest’ultimo sfratto attuato con violenza proprio di fronte all’Ex Galaxy struttura emergenziale simbolo delle politiche fallimentari dell’amministrazione, che verrà chiusa in autunno. L’amministrazione comunale continua il suo attacco alla povertà, distruggendo l’edilizia popolare, svendendo il patrimonio pubblico ai privati e delegando qualsiasi questione sociale alla Questura. Contro la deriva autoritaria del Pd a livello nazionale con il decreto Minniti e il tentativo di normalizzazione dei conflitti nella città di Bologna, dalla lotta per la casa alla lotta per il caro-mensa fino alla difesa dell’Xm24, un’altra città esiste a fianco dei settori sociali copiti dalla crisi e non sarà compatibile con gli interessi del Partito Democratico e dei palazzinari. Basta sfratti! Basta Sgomberi! Casa per tutti!”.

Intanto, dagli appartamenti Erp di via Gandusio, l’associazione sindacale Pugno chiuso segnala di avere “tolto le masserizie dei traslochi, lasciati nelle scale dalle ditte per ordine di Acer, dal civico 8. Nelle scale c’erano oltre ad una nauseabonda immondizia sommersa, tantissimo legno e altro materiale altamente infiammabile. Le stesse scale sono già andate a fuoco a dicembre 2016 e l’incendio vogliamo ricordarlo fu spento da noi”.

Aggiunge Pugno chiuso: “In Gandusio nessuno dei 4 palazzi è stato mai dotato di scale di sicurezza, c’è una sola scala, una sola uscita, non ci sono uscite di sicurezza, nè allarmi anti-incendio e le nostre pulizie al civico 8 hanno fatto riemergere le prese con i cavi scoperti e tutti i lavori non fatti da Acer per la sicurezza dei palazzi. Hanno preferito spendere i soldi degli operai per murare, distruggere i sanitari, blinadare le case sfitte, piuttosto che assegnarle e fare i lavori necessari a mettere in sicurezza i palazzi”.

Infine, l’Unione inquilini torna sulla vicenda del Garibaldi 2, commentando quanto dichiarato ai giornali in questi giorni dalla Giunta di Calderara: “Sgomberati, esproriati e anche tassati su un immobile che non gli appartiene, di fatto, più da un anno, questa è la politica del PD in fatto di casa e diritto all’abitare, però il nostro assessore afferma che verranno tassati ‘solo al 50%’… sconti di fine stagione? Come Unione Inquilini di Bologna oggi e come Sindacato Generale di Base continueremo a difendere i proprietari degli immobili sgomberati ed ora espropriati, questa è una pagina che non intendiamo voltare. Adesso si spiegano le politiche governative a favore delle banche e contro i cittadini che lavorano una vita per farsi anche una casa! Questo , signori e signore cittadin* è il Pd, forte con i deboli, debole o compiacente con i forti!”.