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Carcere, in Emilia-Romagna il sovraffollamento peggiora e arriva al 137,7%

A Bologna è addirittura del 175,8% ma i numeri sono allarmanti anche per Ferrara (155,3%), Ravenna e Reggio Emilia (144,4%) e Modena (142%). Antigone: “Preoccupazione sia per i dati assoluti che per l’incremento registrato nel corso dell’anno”.

10 Dicembre 2019 - 13:28

Male in regione (137,7%) e malissimo a Bologna (175,8%): sono i dati del sovraffollamento nelle carceri segnalati dall’associazione Antigone. A livello nazionale, l’indice supera il 121% e quindi incide molto negativamente la situazione dell’Emiliano-Romagna, “dove sia i valori assoluti che l’incremento nel corso dell’anno destano preoccupazione”.  Il tasso di affollamento “è del 137,7%, con un incremento, nel corso dell’anno, del 7,8%”. Bologna è la realtà messa peggio, ma i dati sono allarmanti anche per quanto riguarda Ferrara (155,3%), Ravenna e Reggio Emilia (entrambe con il 144,4%) e Modena (142%). Guardando all’intera Emilia-Romagna, “su 10 istituti solo uno ha un tasso di sovraffollamento inferiore alla media nazionale”, sottolinea Antigone, ricordando che il dato sul sovraffollamento era stato già rilevato “nel nostro primo rapporto sulle condizioni di detenzione in Emilia-Romagna (anno 2018), pubblicato a giugno”. Le maggiori preoccupazioni dell’associazione sono legate “alla congestione di istituti più grandi come Ferrara, Modena e Bologna”, e “anche i trasferimenti a livello intraregionale possono incidere sulle dinamiche di sovraffollamento e congestione, che dipendono comunque in primis dagli ingressi dall’esterno, quindi dalle opzioni di politica criminale”. Intanto il sovraffollamento “incide sulla qualità della vita detentiva e può contribuire a comprimere diritti e aspettative dei detenuti, oltre che di chi lavora in carcere”, ad esempio “riducendo le possibilità di accesso alle attività trattamentali, ai servizi sanitari e scolastici e alle opportunità ricreative. Basti pensare- concludono da Antigone– che in media il rapporto tra detenuti ed educatori è di 80 a uno”.