Acabnews Bologna

Calderara, ripreso lo sgombero del Garibaldi 2

Sgb: “Priolo fa carriera sulla pelle della gente”. Ieri sera il sindacato di base e gli abitanti del complesso immobiliare avevano contestato il sindaco in occasione di un incontro pubblico sul Passante nord.

08 Settembre 2016 - 09:47

14192143_325823531095651_1748965862512461556_n“È in corso lo sgombero degli altri tre piani del Garibaldi 2. Ringraziamo il prefetto! Priolo fai carriera sulla pelle della gente, Vergognati!”. E’ quanto scrive su Facebook l’Sgb. Dopo che lo scorso 25 agosto erano state allontanate le prime 47 persone sulle circa 170 che vivevano nell’edificio, dunque, stamattina le operazioni di sgombero sono ripartite nonostante l’interlocuzione che si era aperta qualche giorno fa in Prefettura. Gli abitanti del complesso immobiliare, ieri sera, aveva approfittato di un incontro pubblico sul Passante nord, a Bologna, per contestare il sindaco di Calderara, Irene Priolo: Le abbiamo consegnato le richieste degli abitanti di mettere per iscritto le sue fantomatiche proposte abitative e la richiesta di poter essere rappresentati in un tavolo da Sgb”.

Sempre ieri, inoltre, l’Sgb aveva diffuso una lettera aperta ai dipendenti del Comune di Calderara di Reno inviata da un gruppo di colleghi del Comune di Bologna. Questo il testo: “Siamo dipendenti del Comune di Bologna e a conoscenza che da 14 giorni davanti al vostro Comune, dove tutti i giorni prestate servizio, c’è un presidio permanente di uomini, donne e bambini, sgomberati dalle case di loro proprietà o con un regolare contratto di affitto il 25 agosto scorso, a seguito dell’ordinanza del vostro Sindaco di inagibilità di appartamenti del complesso di edifici del Garibaldi 2. Siamo a conoscenza delle modalità di sgombero avvenute con l’intervento massiccio di polizia e carabinieri che in 5 minuti hanno cacciato le famiglie dalle loro case, senza alcun riguardo per i malati e i bambini. Sappiamo che il sindaco Irene Priolo non ha voluto ricevere una delegazione di famiglie, accompagnata dalla rappresentanza sindacale, negando così ogni possibilità di confronto per una reale soluzione della grave vicenda e che da quel giorno questi cittadini di Calderara di Reno vivono davanti al Comune, giorno e notte. Ha invece incontrato individualmente le famiglie e fatto proposte alternative, considerate inaccettabili e non risolutive, in quanto annullano di fatto anni di sacrifici di chi da tempo ha acceso mutui pesanti per acquistare una casa. Anche l’aiuto economico, proposto agli affittuari che dovranno cercare un’altra casa, è considerato insufficiente. Nonostante le iniziative di questi giorni, quali l’assemblea pubblica nella piazza del Comune e la fiaccolata per le vie di Calderara per fare conoscere la realtà dei fatti oltre che per coinvolgere la comunità stessa e la protesta delle famiglie a Bologna sotto la Prefettura, dove una delegazione è stata ricevuta dal vice prefetto con l’impegno di attivare un tavolo istituzionale, il sindaco continua a mostrare la sua arroganza, non solo negando la democrazia sindacale( in piena sintonia con la Giunta Merola) ma mettendo in atto anche un evidente ‘razzismo istituzionale’, utilizzando voi dipendenti, i vostri colleghi vigili, per bloccare l’accesso al comune, con richiesta di documenti, a tutti gli stranieri( o non italiani), sebbene siano cittadini di Calderara. Vi invitiamo ad unirvi al nostro appello di solidarietà nei confronti di queste famiglie, chiedendo che siano rispettati i diritti di questi cittadini, che siano trovate le soluzioni definitive a questa vicenda assurda ed incresciosa ed esprimendo la propria obiezione di coscienza all’imposizione di esecuzione di atti razzisti decisi da chi ha pensato di risolvere frettolosamente, alla vigilia della sua nomina di assessore alla Mobilità a Bologna, il problema della struttura incriminata di Garibaldi 2, cacciando in mezzo alla strada numerose famiglie”.