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Calano i disoccupati ma sempre più voucher: e i giovani scappano

In un quadro di estrema precarizzazione del lavoro, in regione come in Italia, piomba la gaffe dell’imolese ministro Poletti sui giovani che “è bene non avere tra i piedi”. Nottetempo blitz di Hobo a sede LegaCoop.

20 Dicembre 2016 - 16:28

(foto Hobo)In regione il numero dei disoccupati in un anno è calato del 10,1%, ma molto è dovuto all’esplosione dei voucher, percepiti da 36.147 persone contro le 25.308 dell’anno precedente, mentre sono più i licenziamenti dei contratti di lavoro stipulati. Una dinamica, che si affianca alle varie spinte precarizzatrici sommatesi in otto anni di crisi, che contribuisce a spiagare come l’occupazione under 35 sia crollata dal 30% del 2008 al 21% attuale, con molti giovani che cercano opportunità all’estero: 10.000 all’anno gli spostamenti di residenza fuori dai confini italiani.

Dati di fonte sindacale, che dimostrano come l’Emilia-Romagna non sia un’isola felice rispetto al panorama nazionale: le più recenti stime Inps parlano di 121,5 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi dieci mesi del 2015, pari al 32,3%.

In questo scenario è calata l’ultima gaffe del riconfermato ministro a Lavoro e politiche sociale, l’imolese Giuliano Poletti: “Centomila giovani in fuga? Conosco gente che è bene non avere tra i piedi”.

“La pensano proprio così i bulletti del governo, perché innanzitutto i giovani sono quelli che con il loro no hanno espresso il rifiuto per le politiche fatte di disoccupazione, precarietà, voucher e lavoro gratuito. Sono i giovani che restano e i giovani che sono costretti a partire, magari semplicemente per non vedere più le facce senza vergogna della cricca di potere italiana”. Così Hobo, in un comunicato stampa in cui dà notizia di aver sanzionato con scritte a spray la sede di LegaCoop (di cui Poletti era a capo). Un blitz che fa il paio con quello dello settimana scorsa, con scritte contro Merola e il Pd all’esterno della sezione di San Donato del partito a seguito dell’insediamento del governo Gentiloni: “Dopo la netta vittoria deno al referendum ed essere stato definitivamente sfiduciato a livello sociale, Renzi e il Pd rimangono legati alle loro poltrone e tirano fuori dal cilindro il governo-fantoccio”, scrivava Hobo.