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Cade la maschera: il supermercato in via Libia al Comune piace eccome

B.E.C.C.O. segnala una risposta della Giunta (che difende il progetto, agitando perfino lo spauracchio sicurezza): “Non resteremo in silenzio”. Stanotte affissi manifesti. Analisi di Aria Pesa intorno alle scuole. Prati di Caprara secondi nella classifica Fai.

27 Luglio 2018 - 16:27

“Palazzo d’Accursio getta la maschera e dà un limpido e inequivocabile giudizio positivo sull’apertura di un nuovo supermercato in via Libia”. E’ la segnalazione del Comitato B.E.C.C.O. – Bologna Est Contro il Cemento e per l’Ossigeno, con un comunicato dal titolo “Il silenzio e l’arroganza” diffuso dopo i primi movimenti del cantiere nell’area ex Atc. Il testo: “Nell’ultimo anno, riuniti nel Comitato B.E.C.C.O. (Bologna Est Contro il Cemento e per l’Ossigeno) abbiamo raccontato attraverso numerose iniziative l’insensatezza di costruire nell’area ex Atc di via Libia – area di proprietà pubblica svenduta alla ditta Tassone – un supermercato della multinazionale Lidl, modificando il progetto originario. Abbiamo raccontato minuziosamente agli abitanti del rione Cirenaica e alla città di Bologna la vicenda di questo ennesimo ‘sfregio’ urbanistico e ambientale. Abbiamo raccontato l’impatto violento che un progetto di questo genere procurerà alla salute dei residenti, alla mobilità sostenibile, alla qualità della vita. Abbiamo raccontato e dimostrato – senza timore di essere smentiti – l’assoluta inutilità di un ennesimo edificio a destinazione commerciale in un’area soffocata e affollata da ben 22 supermercati nel raggio di appena un paio di km, come mostrano chiaramente l’inchiesta e la mappa pubblicate da Zic.it – Quotidiano online autogestito. Abbiamo raccontato quale danno comporti la mancata destinazione di spazi urbani pubblici alla diminuzione e al contrasto delle fragilità sociali. Abbiamo condiviso lotte e campagne con gli altri comitati che si sono battuti e continuano a battersi contro la visione miope e distruttiva di cui questo progetto è frutto, una visione che pare avere come unica prospettiva quella di ammorbare di cemento i pochi spazi ancora liberi, in nome del profitto e dello sfruttamento. Lo abbiamo raccontato con precisione e grazie alla nostra costante presenza sul territorio – e chi ancora non ne ha avuto l’occasione potrà ripercorrere tutta la vicenda su Zic.it, oltre che sulla pagina Facebook ‘Comitato BECCO'”.

Continua il Comitato: “Ora, nonostante la forte contrarietà che si è sollevata dalle strade della Cirenaica in merito a questo progetto, sembra che davvero siamo arrivati a un momento cruciale. In queste settimane, infatti, in via Libia è stato sostanzialmente aperto il cantiere per la realizzazione del nuovo discount Lidl. Visto che nessuno – né i proprietari dell’area né il Comune – ha ritenuto opportuno diffondere informazioni in merito, i cittadini della Cirenaica si sono ritrovati a fare i conti con l’avvio dei lavori soltanto quando con i propri occhi hanno visto i primi mezzi nell’area e – ahinoi! – i primi alberi abbattuti. In seguito, solo qualche giorno fa, l’amministrazione comunale ha finalmente battuto un colpo: rispondendo a un’interrogazione, l’assessore all’Urbanistica Valentina Orioli ha intanto confermato che i lavori in corso sono relativi alla realizzazione di una pista ciclabile e all’abbattimento delle ‘alberature a crescita spontanea’. Orioli le definisce ‘opere pubbliche che accompagneranno la realizzazione della struttura commerciale’ e assicura che gli alberi saranno ripiantati. Sarà… Ma ricordiamolo ancora una volta: rispetto al progetto originario, che non prevedeva alcun supermercato, gli oneri di urbanizzazione (in particolare la dotazione di verde) sono stati ridotti per rendere più appetibile la vendita dell’area, dopo svariate aste andate deserte e continui abbassamenti del prezzo di vendita. La risposta dell’assessore è però interessante soprattutto per un altro aspetto: dopo i balbettamenti di fronte ai cittadini (vedi il partecipato Consiglio di quartiere dello scorso settembre) e le ripetute dichiarazioni di preoccupazione sul proliferare delle strutture di commercio, ora Palazzo d’Accursio getta la maschera e dà un limpido e inequivocabile giudizio positivo sull’apertura di un nuovo supermercato in via Libia. Orioli parla di ‘significativa riqualificazione degli spazi pubblici’ e definisce ‘struttura dalle dimensioni contenute’ un supermercato che avrà ben 1300 metri quadrati di superficie di vendita, che per il Comune è ‘compatibile con il contesto’. Non solo, perché perfino in un caso del genere l’amministrazione finisce per ricorrere a uno spauracchio sempre vigoroso e proficuo, soprattutto quando c’è da giustificare l’ingiustificabile: la sicurezza. Sì, perché secondo Orioli il progetto restituirà ‘all’uso collettivo’ (eh?!?) un’area ‘da tempo abbandonata e soggetta a degrado, garantendo un presidio per tutta la zona in cui è inserita, per l’attività di sorveglianza che generalmente questo tipo di esercizio svolge sia durante gli orari di apertura e funzionamento sia negli orari di chiusura’. E per finire, l’assessore dice: ‘Non ci sembra di poter affermare che l’apertura di un discount possa costituire un elemento di concorrenza rispetto al piccolo commercio al dettaglio presente in Cirenaica’. Sulla base di che? Non è dato saperlo, visto che la stessa Orioli spiega serenamente che “non è stato eseguito alcuno studio specifico sul potenziale impatto” del discount. E dunque, i lavori si apprestano a entrare nel vivo e la costruzione dell’ennesimo supermercato soddisfa pienamente il Comune, quando invece l’area ex Atc avrebbe potuto rappresentare un’occasione di vera rigenerazione, offrendo al quartiere non più cemento ma più verde, non più ‘smerigliatrici e würstel sottocosto’, ma più socialità gratuita. Noi però non siamo stati e non saremo silenziosi, pur costretti a digerire il ‘classico metodo’ di accelerare i lavori profittando della ‘pace estiva’, quando la città è ancor più distratta e ancor più indifferente. Non saremo silenti e arroganti come lo sono state in questi mesi le istituzioni preposte e più volte interrogate, anche formalmente, a rispondere in merito alla bonifica dell’area, all’impatto sulla mobilità, alla qualità dell’aria, allo stravolgimento del significato letterale della cosiddetta ‘rigenerazione urbana’, al consumo di suolo, all’assenza di progetti sociali. Saremo in Cirenaica e in tutta la città contro il vero degrado, quello del cemento e dell’esproprio dei beni comuni. Saremo in Cirenaica e in tutta la città per riprenderci spazi verdi e libera socialità”.

Stanotte, intanto, diversi manifesti contro il supermercato sono apparsi sui muri attorno al cantiere.

(l’articolo prosegue sotto la gallery)

Attacchinaggio contro il Supermarket in via Libia

Nel frattempo, anche Aria Pesa porta avanti la propria attività e lancia una nuova campagna di rilevazione autogestita della qualità dell’aria: questa volta, l’analisi, chiesta e voluta dalla rete dei comitati dei genitori, sarà un approfondimento dedicato alle zone scolastiche della città. “Senza creare alcun tipo di allarmismo, si può osservare che dai dati ottenuti lo scorso febbraio emerge chiaramente un dato significativo e problematico- spiega Aria Pesa- un numero rilevante di scuole ha una qualità dell’aria simile o peggiore a quella di Porta San Felice”, zona di Bologna che ha sforato del 15% i limiti di inquinamento consentiti per legge. Per questo, molti genitori si sono fatti avanti chiedendo una nuova rilevazione specifica, che preveda il posizionamento di un centinaio di campionatori nelle ‘zone piu’ sensibili’ degli istituti scolastici, quindi cortili, palestre, spazi verdi e parcheggi. In questo modo “si potrà avere una fotografia precisa e completa sulla qualità dell’aria che respirano tutti i giorni gli alunni, sperando di sensibilizzare cittadinanza e istituzioni”, dice un rappresentante del Comitato dei genitori. Sono già 40 gli istituti che si sono detti favorevoli all’iniziativa.

Per finire, avanza la corsa dei Prati di Caprara nelle votazioni per i “I luoghi del cuore” Fai. Scrive il comitato Rigenerazione No Speculazione: “Siamo secondi nella classifica nazionale, e la rimonta è alla nostra portata! La votazione sia cartacea che sul sito del Fai è aperta fino al 30 novembre, quindi continuiamo darci sotto. Per esempio si possono scaricare i moduli per le firme e portarli in vacanza e chiedere a tutti aiutarci a tutelare il bosco urbano dei Prati di Caprara il nostro polmone verde di Bologna in gravissimo pericolo!”.