Acabnews Bologna

Bloccati gli ingressi della Centrale rischi

Azione alla sede di Crif, colosso multinazionale della certificazione crediti a cui si rivolgono le banche per decidere se erogare prestiti e mutui: un potere di vita o di morte su chi più paga la crisi.

24 Giugno 2014 - 14:37

Blocco Crif (foto tw @AdaTalarico) Questa mattina attivisti e attiviste delle realtà bolognesi che hanno costruito l’assemblea del 18 giugno scorso a Scienze Politiche, in cui si è costruito un percorso condiviso per questa settimana di mobilitazione, hanno bloccato gli ingressi della sede di Crif, società di certificazione crediti che fornisce strumenti di supporto a banche ed istituti di credito per erogazione di finanziamenti secondo il principio della “riduzione del rischio”.

Contro questo modello e contro questo sistema che non tiene contro delle condizioni materiali di chi è ricattato, sfruttato e costretto a una vita precaria, gli attivisti hanno bloccato gli ingressi con striscione “Crif+Cribis=debito e precarietà. Reddito e diritti contro la vostra austerità”. Il blocco è andato avanti per un’ora circa mentre sulle vetrate della sede venivano attacchinati manifesti e cartelli contro le misure politiche del governo Renzi e mentre al megafono si ripetevano gli interventi che rilanciavano il percorso di lotte per questa settimana di mobilitazione (domani appuntamento alle ore 18 in piazza Ravegnana per un corteo itinerante) e che annunciavano la volontà di costruire un semestre sociale europeo di lotte.

 

Reddito e diritti contro la vostra austerità.

Blocco alla Crif (foto da tw @HoboBologna)Dopo la partecipata assemblea cittadina a Scienze Politiche di mercoledì 18 giugno, abbiamo rilanciato la costruzione di tappe comuni per questa settimana di mobilitazione, declinando sul territorio gli obiettivi politici usciti dall’assemblea del 31 maggio scorso a Torino.

All’interno di queste giornate di azione, stamattina abbiamo deciso di bloccare gli ingressi della sede bolognese della Crif, società di certificazione crediti, specializzata in sistemi di informazioni creditizie, di supporto per la gestione del rischio a banche, società finanziarie, confidi, assicurazioni, utilities.

La Crif è un’agenzia (di cui il 10% del capitale in mano ad alcuni istituti di credito come Bnl-Bnp Paribas, Deutsche Bank, Banco Popolare) che ha sedi in tutto il mondo e che offre le sue prestazioni di consulenza e i suoi sistemi informativi per gestire in maniera più “efficace e più efficiente” l’erogazione di finanziamenti.

Insomma, se hai bisogno di un prestito o di un mutuo, se ti rivolgi a una banca o ad un altro istituto di credito, c’è prima la Crif che con il suo sistema di informazioni creditizie dà pareri quasi sempre negativi seguendo “principi” di equilibrio finanziario, di riduzione dei rischi di credito, di ottimizzazione dei servizi. Un sistema che non fa i conti con la materialità e con i bisogni di chi sopravvive a fatica, di chi non riesce ad arrivare a fine mese, di chi non può permettersi neanche una casa in affitto, di chi si ritrova costretto a scegliere tra precarietà e disoccupazione, tra sfruttamento e ricattabilità.

L’11 luglio non ci sarà il vertice sulla disoccupazione giovanile a Torino, perchè il governo ha scelto di modificare data e città. Il ministro Poletti ha dichiarato che sarebbe stato difficile gestire la mobilitazione che in queste settimane si faceva sempre più crescente. Un vertice che probabilmente slitterà alla fine del semestre europeo a presidenza italiana, forse perchè si sono resi conto di non avere nessuna legittimità per poter discutere di disoccupazione, viste le loro scelte politiche in materia di lavoro. Anche se il vertice non ci sarà, noi continueremo a lottare per cambiare le condizioni di impoverimento, disoccupazione e precarietà che continuano a colpire le nostre vite.

Mentre Renzi oggi parla alle Camere del suo semestre europeo, noi costruiamo il nostro semestre sociale. A partire dalle giornate di mobilitazione di questa settimana, gettando le basi di un autunno di lotte territoriali ed europee: per sfiduciare dal basso questo governo e per contrastare misure come il Jobs Act e il Piano Casa, che non fanno altro che aumentare le condizioni di precarietà dilagante, criminalizzare ogni forma di dissenso e di riappropriazione; per costruire uno spazio politico europeo dei movimenti che si contrappone fermamente all’Unione Europea e a questa Europa di confini, di misure d’austerità e post-austerità, di decisioni che restringono i diritti ed incapaci di gestire la crisi e i suoi effetti sociali.

Dalle giornate di mobilitazioni di questi due giorni, lanciamo l’appuntamento di domani alle ore 18 in Piazza Ravegnana per un “corteo itinerante” per le strade della città, che andrà a toccare obiettivi che sono immagine del modello Renzi-Poletti e del Jobs Act, che sono simbolo di produzione di precarietà, di speculazione e di rendita finanziaria in questa città.

#renzistaisereno #polettistaisereno #civediamodappertutto