Acabnews Bologna

Biciclettata e presidio alla Dozza: “Al fianco di tutti/e i/le ribelli, libertà per tutti/e!”

Riceviamo e pubblichiamo un resoconto dell’iniziativa che si è svolta venerdì a Bologna dopo gli arresti scattati nell’ambito dell’operazione “Ritrovo”.

24 Maggio 2020 - 19:16

Riceviamo e pubblichiamo un resoconto della biciclettata e del presidio che si sono svolti venerdì a Bologna, in risposta a un appello a firma Complici e solidali, dopo gli arresti scattati nell’ambito dell’operazione “Ritrovo” lo scorso 13 maggio: “Circa 150 persone sono tornate davanti alla Dozza. Da piazza dell’unità è partita una biciclettata che ha attraversato la Bolognina fino ad arrivare sotto le mura del carcere, facendosi sentire sia dalla sezione maschile che dalla sezione femminile. Tra i diversi interventi è stato raccontato ciò che è successo la settimana scorsa: sono stati arrestati/e sette compagni/e perché anarchici/che perché lottano per la libertà e rifiutano la logica di sottomissione alla base di questo sistema. Gli inquirenti vorrebbero individuare nella regia di pochi la rivolta dei detenuti dello scorso marzo, come se non bastassero le condizioni inaccettabili e l’esistenza stessa di queste infami galere. I media, adeguandosi alla narrazione del potere, non ne hanno fatto neanche vaga menzione. La solidarietà fa paura. In tanti eravamo sotto quelle mura durante le rivolte di marzo. In tanti siamo tornati a gridare che non ci lasceremo intimidire, che se ci vogliono silenti ci avranno ancor più determinati. Le fiamme della rivolta, quando a Bologna la paura ha cambiato di campo, ci scaldano ancora il cuore. Il carcere è lo specchio della società e mai come negli ultimi tempi, scanditi dall’emergenza Covid, emerge chiaramente che, per qualcuno, esistano delle vite di serie b e quindi sacrificabili. Finché l’ingordigia di sadici burocrati produrrà lo scempio e l’abominio che è il carcere, un mondo giusto non esisterà mai. L’unica sicurezza è la libertà. Al fianco di Zip, Leo, Ele, Stefi, Nicole, Duccio, Guido e tutti/e i/le prigionieri/e anarchici/che. Al fianco di tutti/e i/le prigionieri/e. Al fianco di tutti/e i/le ribelli. Libertà per tutti e tutte!”.

Ha scritto la Rete bolognese di iniziativa anticarceraria, aderendo alla biciclettata e al presidio: “Quest’ennesima operazione repressiva dimostra come il carcere, strumento di governo e gestione delle diseguaglianze e del conflitto sociale, stia diventando ogni giorno sempre di più un orizzonte concreto per gli oppressi e le oppresse, che non si adeguano, che non vogliono o non possono diventare conformi, che lottano, che credono in una prospettiva altra. Descrivere chi vive la solidarietà come ‘istigatore’ è l’ennesimo tentativo manipolatorio dello Stato”. Le condizioni dei detenuti “erano terribili già prima di questa emergenza sanitaria, e allo scoppio delle proteste nei mesi scorsi l’unica risposta è stata la repressione che ha prodotto 14 morti. Amnistia!”, ha scritto Noi Restiamo partecipando all’iniziativa.

Riceviamo e pubblichiamo anche la segnalazione di un “corteo di solidarietà” che si terrà in città il 30 maggio alle 17: Libertà per Duccio, Guido, Zipeppe, Elena, Stefi, Nicole e Leo! Libertà per tutt* i/le prigionier*!”.

Infine, sempre in merito agli arresti dell’operazione “Ritrovo”, Coordinamento migranti e Connessioni precarie segnalano la propria adesione al comunicato diffuso nei giorni scorsi da numerose realtà cittadine.