Culture

Biblioteca Universitaria in crisi: “Risorse ridicole”

La direttrice: “Fondi tagliati del 40%, ma non possiamo basarci su volontari e studenti”. Cua: martedì 30 ottobre’012 un flash mob per denunciare la mancanza di risorse e personale per la struttura.

26 Ottobre 2012 - 17:11

La Biblioteca di via Zamboni 35, una delle più fornite e importanti della città, soffre di gravi problemi economici, con fondi tagliati quest’anno del 40%, e di personale: 28 dipendenti, contro i 65 degli anni ’90. “Non è possibile tutelare un patrimonio storico del genere con queste cifre -spiega la direttrice Bianca Stella Antonino- così come non si può pensare di aperta la biblioteca solo con volontari e studenti. Questa è una biblioteca che non puo’ essere gestita da chiunque, custodiamo manoscritti e fondi antichi, di immenso valore. Noi andremo in pensione tra poco e non abbiamo avuto la possibilità di formare dei giovani e trasmettere loro le giuste competenze”

“Nacque per essere sorella di quelle di Cambridge o Oxford – aggiunge Antonino – ma il confronto tra le loro risorse e le nostre e’ ridicolo. Una volta potevo spendere dei soldi per il resatauro dei manoscritti antichi e per acquistare volumi, ora per questo ho a disposizione importi irrisori.”

> Il comunicato del Cua:

Sarà un novembre sicuramente di agitazione sul fronte del mondo della formazione. Vediamo in questi giorni i professori dei licei che si ribellano alla decisione del ministro Profumo che tramite la legge di Stabilità vorrebbe innalzare l’orario di lezione a loro spettante, mentre la situazione della scuola e dell’università in termini di infrastrutture, didattica, accessibilità è messa sempre peggio.

Come C.U.A. di Bologna siamo solidali ai professori in mobilitazione ma non solo; come già fatto il 17 ottobre scorso, anche martedì prossimo, 30 ottobre, torneremo sotto la biblioteca universitaria per un flash mob comunicativo, in cui sottolineremo ancora una volta la situazione in cui versa la biblioteca di via Zamboni 33/35 ma cercheremo anche di discutere assieme con gli studenti e le studentesse dell’ateneo quelli che sono i problemi che l’università della riforma Gelmini porta con sè.

A Torino già sui temi del sovraffollamento delle aule ci sono state mobilitazioni, qui da noi gli affitti sono sempre più alti, i tagli della spending review peseranno anche sulle borse di studio e sulla possibilità per gli studenti e le studentesse di vivere al meglio la città e l’università. Si avvicinano poi le date di mobilitazione di metà novembre in cui tutta l’Europa dei Piigs scenderà nelle piazze già dal 14 con lo sciopero generale contemporaneo in Spagna,Grecia e Portogallo..anche il mondo della formazione bolognese e italiano ci sarà..!

Per questo martedì 30 ottobre alle 11 saremo sotto la biblioteca universitaria, per riaprire nuovi percorsi di lotta nel mondo della formazione, per un momento comunicativo, di discussione e confronto!

Collettivo Universitario Autonomo