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Aula Roveri, procura: “Agito d’ufficio”. Bartleby: “Ateneo chieda dissequestro”

I pm fanno sapere che “nessuno ha chiesto il sequestro dell’aula”, ma per gli attivisti del collettivo, raggiunti da Zeroincondotta, è “impossibile che l’Università non fosse informata”.

09 Marzo 2013 - 15:37
Azione di Bartleby in rettorato (repertorio)

“Nessuno ha chiesto il sequestro dell’aula, la Procura di Bologna, quale garante della legalità di tutti gli spazi cittadini, pubblici o privati, e dei relativi diritti ad essi collegati, ha agito d’ufficio anche in base a dettagliate notizie stampa”. La procura affida a una nota la sua versione riguardo il sequestro dell’Aula Roveri, a Lettere, operato ieri nel tardo pomeriggio dalla Digos.

Non sembra crederci molto Bartleby, che aveva occupato l’aula il 24 gennaio scorso in seguito allo sgombero della sede di via San Petronio Vecchio: “E’ impossibile – dicono gli attivisti a Zeroincondotta – che la Procura faccia entrare la Polizia in Università senza informare l’Ateneo. che quindi come minimo era a conoscenza della cosa e poteva opporsi al sequestro di una parte di uno stabile che le appartiene”.

In ogni caso, “se è vero che l’Università non ha fatto richiesta di sequestro, allora chieda immediatamente di dissequestrare la Roveri e di tornare in possesso di quell’aula, ne ha la facoltà”.