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Attacchinaggio a ingresso DumBo, “progetto inutile e nocivo”

Xm24: “Il presidente del quartiere Porto-Saragozza si è già affrettato a dichiarare che non ci verrà offerto uno spazio” all’interno, “meno male che non ci dobbiamo nemmeno preoccupare di giustificare un nostro categorico rifiuto”.

21 Giugno 2019 - 17:19

“Oggi riaprono per un giorno gli spazi di DumBO e nella notte è stato lasciato un messaggio all’ingresso”. Così si legge in testa a un comunicato inviato in redazione da Xm24.

Questo il testo del volantino affisso: “A inizio Maggio hanno inaugurato DumBo. E ora proviamo a dirvi perché sarà l’ennesimo progetto inutile e nocivo per la città. Procederemo per fatti, domande e nostre suggestioni. Parliamo di 40mila metri quadrati di capannoni e aree scoperte all’ex-scalo del Ravone, proprio dietro via Tanari, di proprietà delle Ferrovie dello Stato e messi a bando per 4 anni per progetti di ‘rigenerazione urbana temporanea’. Ad aggiudicarseli sono due soggetti: il primo è ‘Open Group’, società cooperativa in continua espansione, che si occupa di servizi educativi, formazione, attività produttive, media e comunicazione; l’altro è ‘Eventeria’, associazione che lavora su grandi eventi, marketing e comunicazione. In cabina di regia ci sono il Comune di Bologna e la Fondazione Innovazione Urbana. Fra i sostenitori più entusiasti del progetto c’è ovviamente il pluriassessore Matteo Lepore, a cui noi assegnamo anche l’assessorato alla gentrificazione urbana. Questo nuovo assessorato ‘ad honorem’ glielo diamo per delle banali constatazioni: tutte le volte in cui Lepore deve promuovere un nuovo progetto che interviene in maniera significativa nel tessuto urbano, è lui stesso a fare riferimento ad altre esperienze ispiratrici, di solito veri e propri esempi da accademia di processi di speculazione. Di solito sono riferimenti anglosassoni (perché fa più figo) e una volta sono i container di Shoreditch per il Guasto Village e quest’altra è Dumbo. Non si tratta infatti di un riferimento all’elefantino disneyano, bensì a un quartiere di Brooklyn che la stessa pagina Wikipedia (segnalata perfino sul blog dell’assessore) descrive come un quartiere che ha subito un forte processo di gentrificazione, arrivando a diventare una delle zone più care di tutta New York dove vivere. Ed è su queste promettenti premesse che il nostro assessore alla gentrificazione vede prendere forma il suo sogno di creare finalmente un ‘distretto culturale e sociale’ anche a Bologna. L’assessore alla gentrificazione Lepore, infatti, ha da sempre il pallino di risolvere l’annosa questione del conflitto ‘residenti che vogliono dormire-studenti/giovani che vogliono divertirsi’. Al netto degli screzi degli anni scorsi con l’ultima gestione del Parco Nord, non ha mai ritenuto l’area adeguata ad assorbire la voglia di socialità e svago giovanile, soprattutto perché troppo distante dal centro. Allora ecco che un progetto come DumBO sembra perfetto: ha quasi le stesse dimensioni del Parco Nord ed è veramente prossimo al centro, in un’area che sicuramente non disturberebbe il sonno a nessuno. Una vera soluzione win-win, non vi pare?”

Prosegue il testo: “Invece di aprire spazi dove vivere una socialità spontanea che sempre più viene bollata come ‘degrado’, l’impressione è quella che vengano creati dei recinti dove costringere un divertimento vocato al consumo. Se quello sarà il distretto della cultura e del divertimento, quello sarà il contenitore dove sarà concentrato tutto: sarà possibile fare un murales altrove? Sarà possibile fare cibo di strada altrove? Sarà possibile continuare ad andare in skate in Piazza Liber Paradisus? Ci sarà più bisogno di spazi di socialità spontanea e autogestita?”. Poi: “Con quale faccia il Comune di Bologna può dire alle esperienze che ha sgomberato in questi anni e a quelle che minaccia di sgombero, così come alle decine di associazioni del territorio, che non si riescono a trovare spazi da assegnare? Lorenzo Cipriani, presidente del quartiere Porto-Saragozza, dove nascerà Dumbo, si è già affrettato a dichiarare che non verrà offerto a Xm uno spazio dentro Dumbo. Beh, meno male che non ci dobbiamo nemmeno preoccupare di giustificare un nostro categorico rifiuto”.

“Con un affitto di 700e al giorno – recita il manifesto – che tipo di vocazione dovranno avere le attività al suo interno, se non quella della massimizzazione del profitto? Non siamo gli unici a porci dei dubbi sul progetto, si veda il Comitato Rigenerazione No Speculazione, che rintraccia una chiara connessione con il tentativo di speculazione sui Prati di Caprara. Magari ad alcuni questo progetto potrà sembrare l’ennesima provinciale ridicolaggine destinata a fallire, come F.i.co. appunto, eppure ‘quelle orecchie così bizzarre e ridicole nascondono un segreto’, potrebbero far volare i sogni di un assessore che vorrebbe una città a misura di consumatore, una socialità domata e pacificata, proprio come un elefante in gabbia”.