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Asia a Pd: “Tutte le occupazioni hanno uguale dignità”

Il sindacato replica a una consigliera comunale dem che tendendo la mano all’ex Beretta ha cercato di distinguere tra occupazioni buone e cattive. Intanto Social Log prepara la manifestazione di sabato 31: assemblea cittadina giovedì 22.

13 Gennaio 2015 - 19:28

Ex Beretta - © Michele Lapini“Ci teniamo a ribadire che ad oggi tutte le occupazioni abitative di Bologna rispondono a un diritto imprescindibile della persona, e quindi sono tutte uguali e con uguale dignità”. E’ il limpido messaggio che il sindacato Asia Usb manda alla consigliera comunale Pd che ieri, al contrario, aveva voluto distinguere i casi di occupazioni che “non sono fronte di frizione sociale”, portando ad esempio l’ex Beretta di via XXI Aprile occupata proprio da Asia, rispetto alla quale indicava la strada di una convenzione temporanea stipulata dall’Ausl, proprietaria dello stabile.

Asia non chiude alla proposta: “Siamo da sempre aperti al confronto con le Istituzioni che intendono trovare delle soluzioni vere, auspichiamo che la consigliera agisca di conseguenza e si faccia promotrice dell’apertura di un tavolo di confronto e discussione”. A patto, appunto, che non si voglia distinguere tra occupazioni buone e cattive.

Scrive inoltre il sindacato di base: “Abbiamo sempre portato alla discussione istituzionale e cittadina le nostre proposte, che molte volte si sono rivelate politicamente e socialmente esaustive in un campo di discussione, quello del problema abitativo, al quale le istituzioni locali hanno spesso dato risposte non sufficienti e per altro ritardatarie”

Sempre in tema di occupazioni abitative, si avvicina la data di un nuovo corteo, annunciato da tempo da Social Log per il 31 gennaio, giornata di mobilitazione nazionale voluta dalla rete Abitare nella Crisi. Per giovedì 22 alle ore 20 è convocata un’assemblea cittadina all’ex Telecom occupata di via Fioravanti.

“Dalla perfieria alla periferia!” è lo slogan della manifestazione. “In questi giorni – scrive il collettivo in un nuovo comunicato – anche a causa dell’eliminazione decisa dal governo del blocco degli sfratti dal decreto Mille Proroghe siamo impegnati a resistere a decine di sfratti nella nostra città e soprattutto nei quartieri periferici. Con l’obiettivo di non permettere che nessuno resti senza casa ci stiamo mobilitando notte e giorno per bloccare gli sfratti e garantire il diritto all’abitare a tantissime famiglie e abitanti di Bologna poveri o impoveriti dalla crisi e dalle politiche di austerità. Abbiamo bisogno del sostegno, della solidarietà e della partecipazione di tutti e tutte per vincere questa grande battaglia sociale!”

“Facciamo appello – prosegue la nota – a mobilitarsi con noi e scendere in strada per affermare il diritto all’abitare e gridare insieme le nostre ragioni: “Blocco degli sfratti immediato!”. Sarà il primo corteo a Bologna che “dalla periferia si muoverà verso la periferia”, e insieme daremo l’arrivederci alle manifestazioni in centro città. Nelle assemblee delle occupazioni e degli inquilini resistenti, e durante i picchetti anti-sfratto è emersa la necessità di unirci in corteo per attraversare le strade dei quartieri dove abitiamo, o abbiamo abitato e dove vive la nostra gente colpita dalle politiche del governo dei sacrifici. Il 31 gennaio vogliamo iniziare una lunga marcia della dignità per dire alla nostra gente: “Non sei sola, non sei solo a soffrire per la mancanza di reddito, per il poco salario, per la disoccupazione e la precarietà, per il carovita e soprattutto il caro-affitto! Non disperarti in solitudine ma lotta e resisti insieme a noi! E’ una nuova storia che inizia a Bologna, città metropolitana, e inizia dalla sua periferia con il primo obiettivo di bloccare gli sfratti e difendere le occupazioni abitative, premessa concreta per una vera rigenerazione urbana solidale che ponga fine al consumo di suolo e a nuove colate di cemento, e dia l’accesso al già costruito e non utilizzato da auto-recuperare per chi è stato sbattuto in mezzo a una strada da uno sfratto o dalla mancanza di soldi per pagare l’affitto”.