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Arrivano le maestre: polizia schierata fuori da Palazzo d’Accursio

Le e gli insegnanti delle scuole comunali dell’infanzia aggirano il blocco e interrompono il Consiglio. Fumata nera dall’incontro con l’assessore Lepore.

08 Febbraio 2016 - 19:48

Scuola materna o dell'infanziaProtesta oggi delle insegnanti delle scuole di infanzia dei sindacati Cub-Cobas, Sgb e Adi, che contestano di essere assunte con due contratti diversi, e quindi diverse tutele, così come la decisione di destinarle anche all’animazione dei centri estivi e le limitazioni introdotte (per tutti i dipendenti comunali) al diritto d’assemblea.

Arrivate in corteo da via San Felice all’ingresso di Palazzo d’Accursio, sono state subito bloccate da un cordone di polizia all’imbocco dello scalone dei cavalli, come era già accaduto in passato. Poi in una cinquantina sono riuscite ad aggirare il blocco salendo a gruppetti in ascensore, salvo poi trovare un nuovo blocco, stavolta dei vigili, all’ingresso dell’aula consiliare. Alcuni minuti dopo è arrivato il via libera a entrare lasciando un documento di identità; una volta entrate, hanno srotolato uno striscione e interrotto con cori e slogan (“vergogna, vergogna”) i lavori del Consiglio.

E’ partito un acceso botta e risposta di alcuni minuti con la presidente Simona Lembi, terminato con l’impegno di quest’ultima a farsi tramite della richiesta delle insegnanti di un incontro con la Giunta, che ha poi effettivamente avuto luogo al termine della seduta consiliare, quando in una sala attigua sono state ricevute dall’assessore all’Economia Lepore e dal responsabile delle relazioni sindacali del Comune. Non è andata bene: sui temi strettamente inerenti la scuola, le insegnanti hanno messo in chiaro di essere intenzionate a parlarne solo con l’assessora Pilati, che ha le deleghe sulla scuola; in quanto al diritto d’assemblea, dalla giunta non è arrivata nessuna apertura: “Noi le assemblee le faremo lo stesso”, ha promesso un maestro. Dopodiché assessore e dirigente hanno lasciato il tavolo, tra i “buuuu” degli insegnanti.

Resta da capire chi abbia deciso di bloccare maestre e maestri fuori dal Palazzo: l’amministrazione nega, la Questura fa sapere di aver agito su indicazione della polizia municipale.