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Ancora prigione per Zaky, rifiutato colloquio privato con l’avvocata

Ennesima fumata nera all’indomani dell’udienza sul rinnovo della detenzione cautelare. Il padre è stato ricoverato in ospedale, ma è solo grazie alla visita odierna della madre che il ragazzo ha potuto riceverne notizie.

01 Marzo 2021 - 17:25

Non vede fine il supplizio inflitto dai giudici egiziani a Patrick George Zaky, lo studente dell’Alma Mater in carcere da febbraio 2020, accusato di reati di opinione ma mai sottoposto a processo. La sezione per l’antiterrorismo del tribunale del Cairo ha infatti rinnovato per altri 45 giorni la detenzione cautelare, che secondo il codice penale egiziano può durare fino a due anni. Lo ha confermato su Twitter la ong con cui collaborava, Egyptian initiative for personal rights (Eipr). L’udienza si è tenuta ieri alla presenza di rappresentanti delle ambasciate di Belgio, Italia, Canada, Spagna e Unione Europea., tra cui quelli italiani.

Una “decisione che speravamo non arrivasse ma che arrivò comunque, per distruggere tutte le nostre speranze in un batter d’occhio”, ha scritto poco fa la pagina Facebook ‘Patrick Libero‘, che nei giorni scorsi aveva riferito del ricovero in ospedale del padre del ragazzo: “Il suo dolore e la sua paura per il figlio ingiustamente detenuto si sono tradotti in gravi problemi di salute fisica che la famiglia ha cercato di tenere sotto controllo, nella speranza che Patrick tornasse presto e le cose migliorassero. Con il passare del tempo, mentre Patrick rimaneva in prigione, i problemi di salute di suo padre sono peggiorati di giorno in giorno. Dalla prima settimana di febbraio 2021, quando Patrick ha completato un anno intero in prigione, suo padre ha cominciato a mostrare gravi sintomi di sofferenza, ha avuto una brutta infezione ad entrambe le gambe, ha lottato per tenere sotto controllo le sue malattie croniche, riuscendo a malapena a contenere il dolore”.

Gli ultimi aggiornamenti diffusi sulla pagina: “La madre di Patrick è andata a trovarlo oggi in prigione, ha chiesto della salute di suo padre appena entrata nella stanza ed è stata preoccupata perché non aveva capito cosa stava succedendo. Ha detto che ieri ha raccolto il quadro generale della difesa dei suoi avvocati ma non ha avuto modo di chiedere loro nulla. Dopo molte rassicurazioni da parte di sua madre, cominciò a sentirsi meno ansioso. Durante la visita, Patrick ha menzionato che nessuno gli informa l’esito delle sue udienze e sa solo che la sua detenzione si è rinnovata quando arrivano a prendere quelli che erano stati rilasciati senza bussare al suo cellulare. Durante la seduta ha capito la quantità di sostegno che riceveva dalla sessione precedente e ha voluto che inviassimo la sua più profonda gratitudine a tutti i suoi sostenitori. È stato particolarmente colpito dall’iniziativa degli studenti scolastici che gli hanno scritto decine di lettere, e ha chiesto a sua madre di stampargli le lettere e portarle alla prossima visita. Ha inviato tutto il suo amore anche ai suoi amici, colleghi e professori in Egitto e in Italia. Alla fine della visita, Patrick, che era visibilmente ansioso, ha forzato un sorriso e ha detto che non bisogna perdere la speranza e che bisogna cercare di rimanere ottimisti anche se la cosa si fa sempre più dura. Questo è il nostro Patrick, che cerca sempre di essere positivo e forte per tutti quelli che lo circondano. Dopo la sfortunata notizia del rinnovo della detenzione, rinnoviamo anche la nostra richiesta di rilascio immediato e incondizionato di Patrick Zaky”.

Durante l’udienza di ieri, riferisce la medesima pagina “la difesa di Patrick ha presentato documenti e una spiegazione delle condizioni di salute del padre di Patrick e ha sottolineato la necessità per Patrick di stare con suo padre e con la sua famiglia in queste circostanze, essendo il figlio maggiore. Durante l’udienza, il giudice ha chiesto a Patrick se voleva parlare e lui ha rifiutato, molto probabilmente perché non prevedeva alcun impatto significativo, dato ciò che sta accadendo da un anno a questa parte durante le udienze. Infatti, aveva sempre parlato nelle sessioni precedenti quando gliene era stata data la possibilità, ma la decisione è sempre stata la stessa: il rinnovo della sua detenzione. Vogliamo sottolineare anche che l’avvocata di Patrick ha chiesto alla corte di rimanere da sola con lui per diversi minuti, ma la richiesta è stata respinta e pensiamo che Patrick avesse bisogno di questa conversazione per informarsi e rassicurarsi riguardo alla salute di suo padre, dato che ha saputo di questi sviluppi solo durante gli appelli della sua avvocata alla corte, all’inizio della sessione. Questo potrebbe essere un altro motivo per cui non ha accettato il permesso del giudice di parlare: era sicuramente molto preoccupato per la salute di suo padre, dato che non sa ancora nulla sulle sue condizioni”.