Acabnews Bologna

Ancora in piazza: “Il 36 sempre chiuso, ma non ci arrendiamo”

Dopo il presidio di lunedì scorso [audio], oggi corteo da piazza Verdi “per chiedere l’immediata liberazione di Angelo, Vallo, Emi, Sara e Orlando”. Agli studenti colpiti dalle misure cautelari la solidarietà dell’Xm24.

07 Aprile 2017 - 21:16

Dopo il presidio che si era svolto in piazza Verdi già lunedì, a poche ore dalla notifica dei tre divieti di dimora a carico di altrettanti studenti accusati di aver partecipato alla mobilitazione contro i tornelli, oggi nuova manifestazione “per pretendere l’immediata liberazione degli studenti del 36 colpiti dal divieto di dimora a Bologna e della studentessa ancora reclusa agli arresti domiciliari”, come recita l’appello lanciato nei giorni scorsi da Quelli del 36. Partendo di nuovo da piazza Verdi oggi hanno marciato “in 200 in corteo per chiedere l’immediata liberazione di Angelo, Vallo, Emi, Sara e Orlando, colpiti dalle misure cautelari per essersi opporsi insieme a centinaia e centinaia di altri studenti e studentesse alla lotta contro tornelli e polizia”, hanno scritto Quelli del 36 su Facebook durante la manifestazione: “Il 36 è ancora chiuso ma noi non ci arrendiamo, perché è uno spazio di chi lo attraversa ogni giorno per studiare, confrontarsi e anche fare socialità. Vogliamo il 36 aperto e libero subito da dispositivi di sicurezza escludenti!”. Il corteo, ha raccontato il Cua, è finito poi “davanti a via Zamboni 36, ribadendo ancora una volta che chi deve andarsene dalla zona universitaria è chi specula, privatizza e desertifica luoghi di aggregazione, confronto e conflitto! Continuiamo a chiedere la liberazione di Vallo, Angelo, Emi, Sara e Orlando e che il 36 torni libero, meticcio e solidale come lo rendevano gli studenti e le studentesse che lo attraversavano!”.

> Audio raccolto durante il presidio di lunedì (l’articolo prosegue sotto):

 

Solidarietà agli studenti del 36 è stato intanto manifestata dall’Xm24, in queste settimane impegnato a respingere la minaccia di sfratto avanzata dal Comune: “Le vicende della biblioteca del 36 di via Zamboni hanno molta assonanza con quello che sta accadendo in Bolognina, in entrambi i luoghi una volontà cieca di riqualificazione, che si nutre di sgomberi e sfratti, si scontra con istanze di autodeterminazione e autogestione, con forme di inclusione che non hanno intenzione di abbassare la testa. Ci sono luoghi non riducibili al mero perimetro di quattro mura, sono in qualche modo ‘luoghi dello spirito’, che rappresentano, per le relazioni che mettono in atto, per le collettività e i singoli che le attraversano, un valore irriducibile. Non a caso qualcuno senza fantasia ha chiuso il 36, ma quelli del 36 ci sono ancora. Il cuore di Xm24 batte all’unisono con quello di tante e di tanti che in zona universitaria stanno lottando per la piena accessibilità del sapere e dei luoghi del sapere. Con quello delle compagne e dei compagni che sono stati colpiti da denunce e misure restrittive che nulla possono contro il dilagare della solidarietà. Con Sara, Orlando, Angelo, Emiliano e Morgan. Tutte libere, tutti liberi!”.