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Alla Fabio Perini “chiusa positivamente la lunga vertenza”

Usb firma un accordo su incentivi all’esodo volontario per 40 dipendenti (a gennaio l’azienda voleva licenziarne 66): “Novantaseimila euro per chi non raggiunge la pensione nei prossimi 48 mesi e 1500 euro aggiuntive al mese sino al pensionamento per gli altri”. Risultato ottenuto “grazie alla battagliera e determinata rsu ed all’altissimo tasso di sindacalizzazione”.

20 Marzo 2020 - 14:00

Alla Fabio Perini di Calderara di Reno “si è chiusa positivamente la lunga vertenza“. A dirlo è Usb Lavoro Privato, spiegando di aver sottoscritto, “grazie anche al contributo delle istituzioni”, un’intesa “che definisce incentivi all’esodo volontario, 96000 euro per chi non raggiunge la pensione nei prossimi 48 mesi e 1500 euro aggiuntive al mese sino al pensionamento per gli altri , per un massimo di 40 lavoratori; il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione come misura alternativa ai licenziamenti”. Le produzioni inoltre resteranno nel comune del bolognese, dato che “l’azienda ha deciso di rivedere il piano industriale, mantenendo le produzioni su Calderara e di investire significative risorse in ricerca e innovazione”.

“Salari e condizioni di lavoro restano invariate – aggiunge il sindacato – sia per i dipendenti attuali che per quelli che verranno assunti nei prossimi anni. È soprattutto grazie alla battagliera e determinata rsu ed all’altissimo tasso di sindacalizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori se si è riusciti a evitare la chiusura dello stabilimento bolognese del gruppo Perini”. A metà gennaio l’azienda, che fa capo alla multinazionale tedesca Koeber, aveva annunciato 66 licenziamenti (su 118 dipendenti dello stabilimento), facendo scattare lo sciopero e la mobilitazione dei lavoratori.