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Ferrara / Aldro, rispunta il Coisp: 74 querele e 40 diffide alla stampa

Nuova provocazione del sindacatino di Polizia che aveva manifestato sotto gli uffici comunali dove lavora Patrizia Moretti, che oggi replica: “Atteggiamento arrogante, cercano solo visibilità. Adesso basta”.

20 Agosto 2013 - 18:44

Torna alla carica il minuscolo sindacato di Polizia che si era reso autore a marzo del provocatorio sit-in a Ferrara, sotto gli uffici comunali dove lavora Patrizia Moretti, madre del giovane ucciso dai quattro agenti che lo avevano fermato all’alba del 25 settembre 2005.

Il segretario del sindacatino è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Città del Capo dopo che due consiglieri del Partito Democratico al Comune di Bologna avevano reso noto di essere stati querelati per le loro dichiarazioni a seguito del presidio: “Le querele sono 74 – ha spiegato – non ci interessa chi sono, ma cosa hanno detto e scritto. Ci interessa il concetto”. Sul presidio del 27 marzo sono state dette “falsità – attacca – Ci si doveva aspettare una reazione, dopo essere stati sottoposti a un linciaggio inconsulto e inverecondo”.

Oltre alle querele, “abbiamo diffidato più di 40 testate giornalistiche – spiega – perché la notizia è nata bugia e bugia è rimasta: anzi, è una falsità colossale”, poiché in piazza “non siamo andati a manifestare” contro Patrizia Moretti “ma per lamentare un atteggiamento contro i poliziotti arrestati alquanto discutibile”.

“Mi ferisce e mi irrita questo comportamento continuo del Coisp, adesso basta”, ha detto oggi la madre di Federico. Da parte del sindacato “c’è una continua ricerca di conflitto. Lo trovo un atteggiamento arrogante, a me sembra che vogliano intimidire chiunque esprima una critica. A cosa serve a questo punto? Io me lo spiego solo con una ricerca di visibilità”.

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