Acabnews Bologna

“Acer in piena emergenza minaccia gli inquilini delle case popolari”

Lo denuncia Asia-Usb. E Unione Inquilini invoca un sostegno per gli affitti: “Chi non lavora, come fa a pagare?”. Sciopero alla TNT: “Rischino i padroni al posto nostro”. Dimesso il lavoratore GD che aveva contratto il coronavirus. Il bollettino regionale sull’epidemia: crescono più lentamente i decessi in Emilia-Romagna.

28 Marzo 2020 - 18:56

Altre otto persone hanno perso la vita dopo aver contratto il Coronavirus nel territorio metropolitano, dove il conteggio dei contagi a quota 1.347 (62 in più di ieri), di cui 239 nell’imolese. Complessivamente in Emilia-Romagna i casi sono 12.383 (+795), a fronte di 52.991 test refertati (+5.193), e i decessi 1344 (+77, l’incremento precedente era di 93). Sono 5.358 le persone in isolamento a casa (+301), 316 i ricoverati in terapia intesiva (+8), 1075 i pazienti guariti (+1075), di cui 192 risultati negativi in due tamponi consecutivi (+38), i posti letto aggiuntivi 4.886 (+168).

I contagi nelle altre province: Piacenza 2.390 (+114), Parma 1.752 (+62), Reggio Emilia 1.996 (+135), Modena 1.922 (+150), Ferrara 281 (+37), Ravenna 521 (+33), Forlì-Cesena 612 (+32), Rimini 1.323 (+59).

“Apprendiamo con grande gioia che il lavoratore di GD risultato positivo al Coronavirus Covid-19 ha superato la fase critica e può finalmente continuare le cure a casa” Lo scrive Usb, esprimendo “sincera vicinanza” e “un affettuoso augurio di pronta guarigione”.

“Auspichiamo inoltre – si legge poi nel comunicato – che, in questo momento così buio, il dolore che tocca tutti gli strati sociali senza distinzione possa servire a recuperare la necessaria attenzione al bene collettivo, che deve sempre prevalere su quello individuale: tagli alla sanità pubblica, cattive condizioni di lavoro e diseguaglianze non sono problemi del singolo ma riguardano tutti, anche in tempi migliori di quello che stiamo vivendo. Ci piace concludere citando un bel pensiero di un collega: ‘tutti, a volte, ci facciamo prendere dalla paura, ma dobbiamo imparare ad usare il cuore oltre che la testa'”.

Si Cobas segnala che Tnt Hub Bologna si è fermata stanotte “perché la nostra vita viene prima del vostro profitto” e che il lavoratori se ne sono andati a casa. “Che vengano i padroni a rischiare al posto nostro. Solo beni di prima necessità”.

Parlando di tematiche riguardanti l’abitare durante l’emergenza coronavirus, sono di oggi le parole di accusa nei confronti del presidente di Acer Alberani, pubblicate da Asia-Usb in un comunicato diffuso in rete. Proprio ieri il presidente dell’ente per le case popolari aveva dichiarato di aver avuto “sentore di qualche occupazione abusiva” negli appartamenti dell’edilizia popolare, e aveva fatto appello “agli inquilini di segnalarci se ci sono forme illegalita'”, oltre a chiedere di rispettare le scadenze per il pagamento di bollette e affitti. Così Asia-Usb scrive: “Alberani sei un ‘palazzinaro’ perché: nel pieno dell’emergenza sanitaria minacci gli inquilini delle case popolari; pretendi come ‘regola’ assoluta il pagamento del canone come se nell’ultimo mese le nostre vite non sono cambiate; dici falsità: acer rimane (ancora quel poco) dispensatore di un diritto, quello della casa, e per ciò si basa sulla garanzia dello Stato, è inverosimile che il canone medio sia di soli 80euro. Se vi servono più soldi date in locazione le migliaia di appartamenti che lasciate colpevolmente vuoti; dici che non ci sono scuse: ma quanti hanno perso il lavoro (in molti casi in nero, a chiamata ecc) e non hanno ricevuto nessun sussidio dallo Stato? Quanti già prima facevano fatica a pagarlo perché con pensioni minime o rimasti disoccupati? Come Asia Usb, sindacato degli inquilini e abitanti, invitiamo tutti gli inquilini che non riescono a pagare il canone di contattarci. Non lasciamoci intimidire e minacciare da Acer. Organizziamoci e chiediamo il blocco dell’affitto! Pretendiamo il diritto alla casa!”.

Un’altra sigla impegnata nella difesa del diritto all’abitare, l’Unione Inquilini, ha lanciato invece ieri una campagna denominata “Emergenza casa covid19”. L’appello è per far sì che “il governo attivi un fondo straordinario di sostegno per il pagamento dell’affitto a tutti quelli che rischiano di diventare morosi a causa della crisi. Chi non lavora, come fa a pagare l’affitto? Semplice: lo paga se viene aiutato, altrimenti presto o tardi finirà per strada. Va bene pensare alla tragedia sanitaria di oggi, ma bisogna anche evitare un’altra immensa tragedia sociale domani”. L’invito è quindi a inviare le adesioni all’indirizzo mail emergenzacasacovid19@gmail.com. “Chi dorme non piglia pesci! – conclude Unione Inqulini – Chi dorme rischia di finire in strada!”.