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A tutte le volanti: avvistato Gambadilegno!

Massima allerta in città dopo la delicata operazione di polizia scattata in piazza Maggiore per neutralizzare Peppa Pig, Winnie the Pooh e Bing: si teme una trama molto più grande. Ma le autorità precisano: “No, Diabolik non c’entra”. E intanto il ricorso alla legge Reale spaventa la politica: campagna elettorale a rischio.

30 Dicembre 2019 - 16:37

Ore di apprensione a Bologna per l’individuazione in città di tre pericolosi criminali che solo grazie all’occhio sempre attento delle forze dell’ordine sono – almeno per ora – stati messi nelle condizioni di non poter nuocere alla cittadinanza. Si tratta di una banda, piccola ma agguerrita, formata da personaggi piuttosto noti alla polizia (e non solo) come Peppa Pig, Winnie the Pooh e Bing. Un sodalizio unito dalla propensione alle malefatte ma anche da una certa sfacciataggine visto che, come raccontato da diverse testate locali, i tre sono stati notati nella centralissima piazza Maggiore noncuranti, evidentemente, della consapevolezza di essere da tempo nel mirino delle forze dell’ordine. Ufficialmente, i tre sono stati fermati e denunciati in base alla norma per la quale “è vietato l’uso di caschi protettivi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo”. Si tratta della legge 533 del 1977, di fatto un aggiornamento della famosa legge Reale del 1975 che – giusto per fare un esempio – introdusse la possibilità per le forze dell’ordine di utilizzare le armi da fuoco per motivi di ordine pubblico. Altri tempi ma, si sa, di fronte alle minacce insurrezionaliste e agli orsacchiotti golosi di miele è giusto, anzi doveroso, non abbassare mai la guardia. Il ricorso a questa norma, tra l’altro, ha creato un certo nervosismo negli ambienti politici della città, in particolar modo considerando che siamo in piena campagna elettorale: avere la faccia come il culo, infatti, è genericamente molto tollerato ma anche questa particolarità ostacola il riconoscimento e si potrebbe configurare il già citato reato.

Ma è probabile, comunque, che in realtà la denuncia per travisamento sia stata solo un pretesto escogitato dagli agenti per avvicinare i tre soggetti, accertarsi delle loro identità e far sentire un po’ di fiato sul collo al gruppetto. Da fonti investigative, infatti, trapela che dietro l’intervento in piazza Maggiore possa esserci qualcosa di molto, molto più grosso. Sembra che la presenza sotto le Due Torri di Peppa (considerata il cervello della banda), Winnie e Bing non sia casuale. Il sospetto è che proprio Bologna sia la città scelta per una sorta di summit internazionale tra diverse ‘batterie’ di criminali di uguale stampo ed è proprio questa soffiata ad aver spinto gli inquirenti a drizzare le antenne e stringere le maglie dei controlli. Non è chiaro lo scopo di questa riunione clandestina, ma la circostanza sarebbe confermata – il condizionale è d’obbligo, per evitare allarmismi ingiustificati – dall’avvistamento a Bologna e dintorni di altri volti noti della rete criminale a cui Peppa, Winnie e Bing fanno capo. Una confraternita con ben pochi scrupoli: è su questi ambienti, non a caso, che si sono concentrati gli sforzi delle polizie di tutto il mondo per arrivare finalmente a scoprire chi ha ucciso l’Uomo Ragno. E, soprattutto: perchè? L’allerta è ai massimi livelli. Infatti, benchè tra gli investigatori – per evidenti motivi di cautela – prevalga il massimo riserbo, si vocifera di personaggi di un calibro criminale ben più elevato rispetto alla minaccia sventata in piazza Maggiore: tra le scrivanie e le volanti pare stiano rimbalzando addirittura gli identikit di Pietro Gambadilegno e Macchia Nera. Se doveste vedere una di queste facce in giro, raccomandano le autorità, evitate di avvicinarvi e assolutamente non prendete alcun tipo di iniziativa: allontanatevi con discrezione e solo una volta al sicuro contattate le forze dell’ordine. Con un ulteriore appello, infine, si invitano i cittadini a non intasare i centralini per segnalare la presenza per le strade di Diabolik: stanno solo a gira’ un cazzo di film! E comunque là vicino c’è pure il set di Coliandro, male che va ci butta un occhio lui.