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Bergamo / A Pontida contro la Lega arrivano in migliaia

Un successo, nonostante polizia e negozi chiusi, il festival antirazzista nel paese-simbolo del Carroccio. Sul palco i “Terroni uniti”, trenta artisti riuniti nel nome dell’accoglienza e della mescolanza dei popoli: il loro singolo distribuito da OpenDdb.

23 Aprile 2017 - 13:33

“Hanno blindato la città hanno provato a non farci arrivare qui, ma le pressioni di questa gente sono state più forti della Lega che e’ andata a battere cassa a Roma. Questa volta abbiamo vinto noi”. E’ l’esultanza degli attivisti di “Napoli mai con Salvini” e del centro sociale Insurgencia, ieri pomeriggio a Pontida per rivendicare l’orgoglio migrante e terrone”, un mese e mezzo dopo la contestazione del leader leghista nella città partenope.

Almeno cinquemila persone, dalla Campania ma anche da Bergamo, Milano, Brescia, dal nord-est e dalle Marche hanno raggiunto il Comune bergamasco, trovando un paese fantasma, chiusi se non sprangati tutti gli esercizi commerciali, e un impressionante dispositivo di forze di polizia. Non che qualcuno si sia fatto impressionare: la festa antirazzista ha popolato per tutta la giornata il prato delle Ferrovie, numerosi gli interventi di movimenti di base come i No Border di Ventimiglia, i No Tav della Valsusa e i No Dal Molin vicentini, le carovane #overthefortness.

Ma protagonista è stata soprattutto la musica, con un lungo concerto dei “Terroni Uniti”: un collettivo di artisti che in tempi record ha autoprodotto la canzone antirazzista corale “Gente do sud”. Il brano nasce da un’idea di Massimo Jovine dei 99 Posse che, proprio in occasione della visita dell’11 marzo a Napoli di Matteo Salvini, “ha pensato di smuovere le coscienze, contrapponendo al razzismo la grande capacità della gente del Sud, quella di allargare le braccia per accogliere”, come si legge sul sito della piattaforma indipendente OpenDdb, che distribuisce il singolo a libera donazione (con tanto di copertina di Zerocalcare) devolvendo il ricavato ad Alarm Phone di ‘Watch The Med’, un progetto che ha creato una linea telefonica diretta e autorganizzata per rifugiati in difficoltà nelle acque del Mar Mediterraneo.

Si legge inoltre: “‘Gente do sud’ non è una canzone di odio e il leader della lega non ne è di sicuro il protagonista. Il brano è un inno d’amore, un invito all’accoglienza che parla di solidarietà e di fratellanza. Il Mediterraneo è sempre stato crocevia di storia e cultura, Napoli stessa è una felice mescolanza di popoli e razze che ha fatto delle differenze tra gli individui, una forza”.

L’elenco degli artisti coinvolti merita di essere riportato per intero: ” Massimo Jovine (99 Posse), Ciccio Merolla, Enzo Gragnaniello, James Senese, O’ Zulu’ (99 Posse), Eugenio Bennato, Speaker Cenzou, Valentina Stella, Daniele Sepe, Franco Ricciardi, Dario Sansone (Foja), Valerio Jovine, M’Barka Ben Taleb, Pepp-Oh, Francesco Di Bella, Simona Boo, Tommaso Primo, Andrea Tartaglia, Tueff, Gnut, Nto’, Roberto Colella (La Maschera), Dope One, Gianni Simioli, Carmine D’Aniello (‘O Rom), Oyoshe, Djarah Akan, Joe Petrosino, Massimo De Vita, Giuseppe Spinelli, Alessandro Aspide (Jovine), Sacha Ricci (99 Posse)”.