Azione comunicativa del Cua all'ingresso del poliambulatorio di via Montebello: "Erogazione gratuita, immediata e a tappeto, di tamponi e mascherine Ffp2". Attiviste/i di Noi Restiamo e Federazione del sociale Usb, invece, si sono presentate davanti alle vetrine della casa di moda e di Benetton: "I soldi dei ricchi vanno redistribuiti a chi ne ha bisogno".
In piazza: “Reddito e salute, welfare e diritti per tutte/i!” [audio]
Sabato manifestazione cittadina: l'appello lanciato dalla partecipata assemblea che si è svolta ieri sera in risposta all'invito diffuso da Riders Union. Sempre sabato, al Nettuno, anche un'iniziativa promossa dall'Assemblea per la salute del territorio. Per domani, invece, l'Usb promuove una "piazza popolare" e proclama lo sciopero dei metalmeccanici.
Lavoratrici/ori Quadrifoglio: “Comune ancora sordo a richieste”
Oggi lo sciopero indetto da Sgb, a vuoto l'incontro con l'Amministrazione. Consegne, piattaforma MyMenu introduce adeguamenti contrattuali alternativi all'accordo Ugl-Assodelivery, Riders Union: "Sicuramente grandi migliorie, ma restano questioni aperte".
“Chi vuole davvero chiudere il Cas Mattei? Solo i migranti”
Nonostante la pandemia "viviamo anche in dieci per stanza", racconta un ospite. Ma finora, accusa il Coordinamento Migranti, "Prefettura, Regione e Comune sono stati completamente sordi alle nostre denunce". Intanto, servono sei mesi per l'appuntamento per il rinnovo del permesso di soggiorno, segnala l'Asgi. E per i nigeriani c'è il blocco dei passaporti: sabato manifestazione.
“La scuola è in presenza”, continua il pressing sulla Regione
L'appello "Per una scuola aperta a tutti!" ha raggiunto 2.000 firme e i promotori si rivolgono nuovamente a Bonaccini: "La didattica digitale non può assolutamente sostituire quella in presenza". Al governatore scrive da Bologna anche Priorità alla scuola: "Inaccettabile far pagare agli studenti il prezzo di una mancata e pianificata gestione di trasporti e sanità".
Muri che parlano: “Con Kobane nel cuore”
Manifesti e striscioni appesi nella notte in occasione della giornata internazionale convocata per oggi con l'obiettivo di esprimere vicinanza alla rivoluzione in Rojava e chiedere la liberazione di Ocalan, da più di vent'anni rinchiuso nelle carceri turche.