Attualità

#15N, “continuiamo a mobilitarci contro austerity e carovita”

Oggi manifestazioni studentesche in tutta Italia, una nuova tappa del percorso nazionale scaturito dal corteo romano del 19 ottobre. Occupazioni e cariche. Il comunicato del network Studaut, quello dei collettivi milanesi, il report di Dinamopress.

15 Novembre 2013 - 17:34
Napoli (foto da twitter @laccio)

Oggi centinaia di migliaia di studenti sono scesi in piazza in tutta Italia, da Torino a Palermo la rabbia studentesca si è fatta sentire assediando i palazzi del potere e bloccando le strade di tutte le città.

Dall’assemblea nazionale di Pisa era emersa la volontà di ripartire dal 19 ottobre, caratterizzando questa giornata riprendendo le pratiche della sollevazione e dell’assedio; tantissime maschere di V hanno sfilato portando la determinazione di quella giornata nei cortei e nelle scuole occupate.

Tra le tante città che sono scese in piazza oggi riportiamo alcuni dei principali avvenimenti: a Bologna gli studenti assediano la provincia, e nonostante le violente cariche della polizia il corteo resta compatto e si conclude bloccando i viali e rilanciando le occupazioni. A Torino il corteo si conclude sotto la regione dopo gli scontri in provincia e i blocchi nelle strade della città. a Palermo oltre ventimila studenti assediano la regione e resistono alle cariche, raccogliendo la solidarietà di operai e occupanti di case. Tante altre manifestazioni hanno bloccato le strade di tutta Italia, come a Pisa, Napoli, Cagliari, Cosenza, Massa ecc.

Assediamo i palazzi del potere oggi non è stato solo uno slogan: tantissimi studenti sono scesi in piazza determinati assediando provincie e regioni; cariche e fermi non hanno fermato la determinazione degli studenti che da oggi inizieranno ad occupare altre scuole.

Contro l’austerity e il carovita continuiamo a mobilitarci anche dopo questa grande giornata, parte del percorso di mobilitazioni che da oggi riparte ancora più determinato, dalle scuole e dalle case occupate, dai collettivi e dai prossimi cortei che invaderanno le piazze di tutta la penisola. Già da domani saremo a Napoli contro il biocidio e in Val di susa nella marcia popolare No Tav, nelle scuole occupate e nelle assemblee di movimento, pronti a mobilitarci ancora verso nuove sollevazioni.

Gli studenti e le studentesse del network Studaut

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(da Dinamopress)

#15n in piazza una generazione che non si arrende
Cortei, occupazioni, azioni in tutto il paese nella giornata di mobilitazione studentesca.

Roma
(foto da twitter @dinamopress)

Studenti e studentesse di oggi, precari e precarie di domani, sono scesi in piazza per rivendicare diritti e welfare, per opporsi alle politiche di austerità e alla manovra dei sacrifici che il governo di unità nazionale si appresta a varare ancora una volta tagliando i finanziamenti al mondo della formazione.

A Roma la manifestazione, nonostante la pioggia battente, è stata partecipata da migliaia di studenti che hanno invaso il centro della città dietro lo striscione “questo è il volto dei diritti”. Il corteo è stato poi fermato da uno spropositato schieramento di forze dell’ordine a Piazza Santa Andrea della Valle da dove gli studenti volevano raggiungere il Senato, che sta in discutendo la legge di stabilità. Alcuni momenti di tensioni e poi il corteo selvaggio è proseguito per più di un’ora per la città. Alla manifestazione hanno partecipato anche gli studenti universitari partiti dallo studentato De Lollis, dove da giorni è in corso l’occupazione delle stanze vuote da parte degli studenti aventi diritto rimasti fuori dall’offerta di alloggi ridicola dell’Adisu. Dopo un corteo interno alla Sapienza, un’azione per rivendicare il diritto alla mobilità e al trasporto pubblico bloccando i tornelli a metro Policlinico. Una giornata di lotta importante che mostra una rinnovata vitalità della mobilitazione studentesca nella Capitale, e che un gruppuscolo di neofascisti in cerca di visibilità voleva rovinare con una manifestazione provocatoria sotto la Provincia di Roma.

In migliaia in piazza anche a Milano, Napoli, Padova, Torino, Palermo, Bologna, Brescia, Pisa e in tante altre città. La giornata è iniziata molto presto a Bologna con le cariche della polizia al corteo in via Zamboni, la zona universitaria che gli studenti volevano invadere per denunciare i tagli al diritto allo studio. Più di dieci studenti sono stati feriti dalle manganellate, ma la manifestazione senza farsi intimidire è proseguita per ore bloccando i viali. Cariche anche a Napoli sotto l’assessorato all’ambiente, a Torino e Palermo sotto le sedi regionali assediate dagli studenti contro i tagli all’istruzione. A Napoli le cariche molte violente e prolungate hanno costretto decine di studenti a riparare nelle facoltà, dove la polizia scudi e manganelli in mano a scatenato la caccia all’uomo.

Le manifestazioni di oggi hanno mostrato il nesso sempre più forte tra le mobilitazioni studentesche e le lotte metropolitane. Non a caso a Pisa e Milano stati lungo il corteo occupati due spazi. A Milano l’ex Teatro Derby contro le speculazioni di Expo 2015, mentre a Pisa ad essere liberato è stata l’ex sede dell’ufficio di collocamento. A Napoli invece il corteo studentesco ha vissuto della grande mobilitazione sulla questione rifiuti anticipando il fiume in piena che riempirà domani il capoluogo campano.

Mentre i cortei in tutta Italia erano in marcia è arrivata la notizia della bocciatura della Legge di stabilità da parte di Bruxelles, che vorrebbe anche più sacrifici e misure d’austerità più dure, che continuerebbero a scaricarsi sulle fasce sociali più deboli e sui giovani scesi in piazza oggi, quelli che i governi d’unità nazionale danno già per scontato che diritti e welfare non ne avranno.

 

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DISTRUGGONO LE SCUOLE, CI SVUOTANO LE TASCHE, CI CONTROLLANO LE VITE

UNISCITI ALLA #SOLLEVAZIONE!

verso il 30 novembre corteo regionale H.15 l.go Cairoli:

UNA SOLA GRANDE OPERA: SCUOLA, CASA, REDDITO PER TUTT*!

Milano (foto da twitter @CutMilano)

Autunno di #sollevazione, in occasione della ricorrenza della giornata mondiale degli studenti (17 novembre) oggi siamo scesi in di nuovo in piazza: a 40 anni dalla strage dal politecnico di Atene non è più la dittatura dei colonnelli a chiudere l’università, ma la dittatura della finanza: in tutto il mondo austerity significa tagli all’educazione, al welfare, alle politiche abitative, alla sanità. Abbiamo cominciato il 4 ottobre colpendo la sede milanese del Ministero dell’Economia, l’ #11O abbiamo occupato un’altra sede, quella del Ministero delle Infrastrutture e il 5 Novembre, giornata di mobilitazione lanciata da Anonymous in tutto il mondo, abbiamo fatto irruzione all’Hacking Team, sottolineando come il business della sorveglianza globale e del controllo è l’altro pezzo enorme di potere che ci sottrae il futuro e si arricchisce sulle nostre spalle, sulle nostre vite, mentre grazie a crisi e politiche di austerity oramai arrivare a fine mese è un lusso che possono permettersi ben poche famiglie.

ATM: NON TI PAGO!

La giornata è iniziata con numerosi picchetti fuori dalle scuole che, nonostante il diluvio, hanno raggiunto largo Cairoli. Lo spezzone di zona Lotto ha sanzionato l’ATM nella stazione di Cadorna, bloccando i tornelli e invitando le persone a non pagare, di fronte ai continui aumenti che vengono fatti sul diritto alla mobilità: l’ennesima farsa di una politica che continua a colpire chi soffre la crisi, mentre ai dirigenti spettano stipendi che sono un insulto a chi vede i servizi pubblici colpiti dai tagli gravare sulle spalle di chi vive la città.

#SOLLEVAZIONE! #ASSEDIAMO I PALAZZI DEL POTERE!

Non è un caso che oggi in tutta Italia la parola d’ordine fosse “Assediamo i palazzi del potere”: la #sollevazione cresce e mette le radici nei territori ribelli, non certo disposta a tornare indietro dopo il corteo del #19O. Anche i luoghi del sapere sono parte di quella lotta che insieme si ribella alla crisi del neoliberismo. Que se vayan todos è l’immaginario che unisce le lotte di chi non è più disposto a farsi rappresentare da un branco di politici criminali e ladroni e dai tecnici del sacrificio al servizio della finanza, mentre le maschere di V si diffondono in ogni piazza portandosi dietro la rabbia di chi, privato del futuro, oggi chiede vendetta e lotta per la redistribuzione delle ricchezze e delle risorse. Le provincie e le regioni erano l’obiettivo di molti cortei in giro per l’Italia, per puntare il dito contro i responsabili delle politiche di tagli all’istruzione e al welfare.

Stipendi da capogiro per politici e dirigenti vari, finanziamenti alle armi e alle guerre, soldi buttati in grandi opere come la TAV utili solo alle speculazioni e ai guadagni di lorsignori: i soldi per la scuola pubblica ci sono!Se hanno dovuto alzare i manganelli e caricare i cortei di studenti (minorenni!) è perchè il potere vacilla di fronte a lotte che sono solidali, dalle scuole ai quartieri popolari, dalle università ai luoghi di lavoro, lotte che non si fanno più rappresentare da niente e nessuno come ha dimostrato il 19 ottobre e che non sono disposte ad alcun compromesso! A quei compagni va tutta la nostra complicità, il nostro affetto e la nostra solidarietà!

GOOGLE E’ GRATIS, LA MERCE SEI TU! STOP WATCHING US!

Cosi anche noi abbiamo assediato i palazzi del potere, e abbiamo scelto di farlo occupando la sede italiana di Google, in corso Europa 2, proprio perchè non è solo nella vita reale che i grandi potenti si spartiscono il bottino, ma c’è un intero territorio virtuale, quello della rete, dove i giganti come Google, Facebook, Yahoo ecc incassano enormi guadagni grazie alle nostre connessioni, grazie al fatto che violando la nostra privacy si appropriano dei nostri dati, ne fanno oggetto di speculazione e creano un’economia interamente alimentata dalle nostre relazioni, dalle conversazioni, le chat, le mail, ogni attività che facciamo online, tracciata, venduta, analizzata, trasformata in denaro: lo scandalo del datagate ha messo sotto gli occhi di tutti che in rete si giocano interessi enormi, politici ed economici, attraverso la sorveglianza di massa e il controllo sociale.

STREET & NET UNITED WE STAND!

Unitevi alla sollevazione: abbiamo appena cominciato ;) #FuckAusterity


Coordinamento dei Collettivi Studenteschi – Collettivo Universitario the Take (Milano)