Acabnews Bologna

«Non c’è sbirro, non c’è fascio, che ci possa piegar mai…»

Pubblichiamo un comunicato del Circolo Anarchico Berneri: « I fascisti non devono mettere piede in quartiere. Se lo fanno sta a noi, abitanti del quartiere, fargli cambiare idea.»

05 Febbraio 2011 - 18:31

> Il comunicato:

Sabato 5 febbraio 2011 Casa Pound vorrebbe aprire una propria sede in via Guerrazzi.
Casa Pound è una formazione fascista; nonostante vari e ripetuti tentativi di nascondere la propria identità, di intorbidire e confondere le acque nel tentativo di passare per candidi agnellini, nonostante le varie “campagne pubblicitarie” lautamente finanziate da Berlusconi e dai suoi alleati in cui i camerati utilizzano le immagini di personaggi popolari facendoli diventare all’improvviso fascisti (da Rino Gaeatano a Corto Maltese a Che Guevara …), i militanti di Casa Pound sono e rimangono dei fascisti.
Sono anni che grazie alla copertura della questura, agli agganci e ai soldi del governo, cercano di affermarsi in mezza Italia. Aprono sedi, ma spesso sono costretti a chiuderle. Stampano manifesti, ma vengono ignorati o strappati. Mettono su web radio, ma nessuno se le ascolta.
Sono isolati, questi seminatori di odio e di intolleranza. Anche a Bologna hanno provato a mettere fuori il muso negli anni scorsi, ma nel 2009 hanno dovuto chiudere baracca, e il loro responsabile è stato messo a riposo…. un personaggio che meno di due mesi fa è stato condannato a un anno e quattro mesi per
avere “fatto parte di un’associazione ispirata all’ideologia nazifascista e finalizzata all’incitamento dell’odio.” Questi fascisti sono spesso e volentieri dei picchiatori, un pericolo per chiunque non sia considerato conforme a loro.

Noi, anarchici del Circolo Berneri di Porta S. Stefano, riteniamo inaccettabile la loro presenza. Sono tutto l’opposto di noi: gli anarchici li trovate tra i lavoratori, gli studenti, i precari, gli immigrati; nelle lotta per la casa e per il diritto alla salute, contro il caro vita e la discriminazione razzista e di genere, contro i governi e le autorità di qualsiasi colore. Ci trovate in tutte le lotte per la libertà e la giustizia sociale. Noi vogliamo eliminare le ingiustizie di questa società, riteniamo che lo Stato e i suoi apparati, la Chiesa e i suoi funzionari, il Capitale e i suoi padroni tolgano respiro e dignità a tutti noi.

Loro, i fascisti, sono sempre funzionali al potere, alla perpetuazione dello status quo, spesso alla reazione più becera. Lo sono stati nel ventennio – di cui rivendicano le peggiori nefandezze – e negli anni della prima Repubblica, pedine di un gioco più grande di loro, servi di uno Stato che con la strategia della tensione non ha esitato a gettare terrore per fermare i movimenti di massa.
Lo sono oggi, al governo e per le strade. Grandissima parte dei vertici delle istituzioni e delle forze di polizia sono fascisti, “neofascisti”, “exfascisti” o “postfascisti”. Li abbiamo conosciuti bene, da Genova 2001 in avanti.
Ora provano a fare nuovamente capolino a Bologna prima delle elezioni comunali, tentando di sfruttare l’unico loro momento di visibilità. Non a caso lo fanno quando le lotte degli studenti, dei lavoratori, degli immigrati riempono di nuovo senso la vitadi molti e danno linfa a chi vuole un presente e un futuro migliore.
Non a caso lo fanno in una città in cui, come nel resto d’Italia, la disoccupazione cresce senza soste, dove intere fette di popolazione cominciano ad avere seri problemi economici, in una città dove l’amministrazione limita sempre più libertà individuali e collettive, aumenta unilateralmente il biglietto dell’autobus dal 20 fino al 50% e vara sanzioni draconiane severissime per chi scrive su un muro, chi mangia per strada,chi suona in piazza o a casa propria dopo le 22, chi mendica o lava un vetro, chi
tiene aperto un negozio locale dopo l’una di notte (vedi il nuovo Regolamento di Polizia Urbana).
I fascisti non devono mettere piede in quartiere. Se lo fanno sta a noi, abitanti del quartiere, fargli cambiare idea.

CONTRO IL FASCISMO IN OGNI SUA FORMA
PER LA DIGNITÀ E LA LIBERTÀ DI TUTTE E DI TUTTI
PER LA GIUSTIZIA SOCIALE

Circolo Anarchico C. Berneri