Zero in condotta - speciale precarietà

Intervista a un lavoratore della Security di Bologna Fiere


26 aprile 2007

I lavoratori di BolognaFiere vi chiamano “security”, ma voi esattamente per che azienda lavorate?

“Io sono assunto dalla Sirletti, una sorta di agenzia di investigazione privata. Ma non sempre i lavori di security sono affidati alla stessa agenzia. Comunque il lavoro viene appaltato da BFServizi ad agenzie esterne che garantiscono il servizio”.
Che tipo di contratto hai?

“Di prestazione occasionale”.
Orario di lavoro? Salario?

“I turni dipendono dagli orari delle varie Fiere. Lavoriamo attorno alle 10 ore, in alcuni casi anche 12. Ci danno 7,75 euro l’ora lordi, quindi 6,20 netti”.
Malattia? Diritti sindacali?

“Mah, non è molto che lavoro in Fiera, onestamente non so come funzioni in caso di malattia. Di assemblee sindacali o altro non so nulla, anche perché abbiamo un rapporto di lavoro molto individualizzato”.
Altre indicazioni di lavoro? O situazioni particolari in cui vi trovate?

“Intanto ci ripetono sempre che non dobbiamo sederci, o perlomeno non in punti visibili. Credo sia per un fatto di immagine più che di vera differenza nel lavoro, e capisci che dopo 10 ore di lavoro non potersi sedere non è il massimo… poi c’è un’altra cosa che credo ti possa interessare…”
Quale?

“In caso di turni di notte abbiamo un’indicazione, informale ma precisa, di controllare i dipendenti di BolognaFiere e soprattutto quelli dell’Operosa, perché dicono che spesso sono i lavoratori stessi a rubacchiare nei padiglioni”.