Sabato 26 settembre'09 cena e teatro in via Paolo Fabbri 110

Altre città a Vag61: un dormitorio, un drop-in, uno spazio pubblico autogestito...

Vag61 ospita tre delle iniziative che compongono il programma di Porte Aperte, l'evento con cui 'Naufragi-Festival delle fragilità metropolitane' apre le strutture di accoglienza all'arte e alla città. "E' anche così che una realtà come Vag61, che al pari di altre esperienze simili finisce spesso sotto gli attacchi e le minacce di chi è spinto solo da pregiudizio e interesse, intende il proprio essere uno spazio pubblico prima ancora che autogestito".
24 settembre 2009

Sabato 26 settembre Vag61 ospita tre delle iniziative che compongono
il programma di Porte Aperte, l'evento con cui 'Naufragi-Festival
delle fragilità metropolitane' apre le strutture di accoglienza
all'arte e alla città e "porta al centro i margini", come si puo
leggere nella presentazione dell'iniziativa: "Lo fa a Bologna, città
in cerca della propria storia e della propria cultura intrise di
accoglienza. Porta alla ribalta, ribaltandoli, i pregiudizi verso la
città rimossa: rappresentandola, mettendola a nudo, facendola vivere".
Vag61, in collaborazone con il dormitorio Beltrame di via Sabatucci e
il Drop-in (servizio rivolto ai tossicodipendenti che vivono in
strada) di via Fabbri, metterà a disposizione i propri spazi e le
proprie energie per dare vita ad una cena sociale ed ospitare due
spettacoli teatrali, uno a cura della Compagnia delle scarpe gialle e
uno a cura dell'associazione Belleville.

Un modo per interagire con realtà impegnate quotidianamente su un
terreno sociale che a Bologna si fa ogni giorno più accidentato, con
storie di vita individuali che spesso hanno molto da raccontare e
poche occasioni per farlo, con realtà che sono parte integrante di un
quartiere che non sfugge alla contraddizioni di una città in
trasformazione (involutiva) e di una crisi che da finanziaria è
diventata economica e da economica si fa sempre più sociale. Un
"ponte" che per Vag61 non è nuovo: a maggio si è svolta un'iniziativa
simile, mentre ogni settimana i locali e gli strumenti di via Paolo
Fabbri 110 sono a disposizione di due cooperative che seguono numerosi
cosiddetti "adolescenti a rischio" della Cirenaica e del Pilastro,
togliendoli dalla strada (e che altrimenti nella Bologna da luogo
comune non avrebbero uno spazio).

E' anche così che una realtà come Vag61, che al pari di altre
esperienze simili finisce spesso sotto gli attacchi e le minacce di
chi è spinto solo da pregiudizio e interesse, intende il proprio
essere uno spazio pubblico prima ancora che autogestito. E' anche così
che Vag61 continua a mettersi in gioco per lavorare, come laboratorio
collettivo, alla costruzione di nuovi modelli di società, espressione,
cooperazione, informazione, cultura, cittadinanza. In una città che,
nelle stanze che contano, non fa altro che parlare di graffiti da
cancellare e di quanto il modello privato e confessionale sia
indispensabile al sistema educativo e formativo. Una città dove un
colosso cooperativo della ristorazione e un consigliere comunale
scommettono su chi acquisterà un noto bar del centro e non provano
alcuna vergogna a scegliere come posta 100 pasti da pagare ai poveri,
riducendo a gioco crudele la fame e la sofferenza, scherzando con la
dignità di cittadini che hanno solo questa da stringere in mano. Ma
c'è la città altra degli esclusi, molti dei quali si ritroveranno
sabato in via Paolo Fabbri, e c'è la città altra da articolare quale
risposta alla crisi e allo stanco riprodursi di una rappresentanza
politica che perde ogni di giorno di più contatto con il reale e
credibilità. Invitiamo tutte e tutti a Vag61, sabato e oltre, per
toccare con mano un pezzetto di queste due città e guardare con occhi
diversi, dal giorno dopo, quella di cui parlano i comunicati di
partito e molte pagine dei giornali.

L'assemblea di Vag61


> Il programma di sabato 26 settembre

> Il programma completo di Porte Aperte