Offesa alla memoria della Resistenza

Ernfried Obrist, apologeta dei nazisti e presidente dell’UITS, a Bologna

L’ANPI ha lanciato un appello affinché il presidente dell’Unione Italiana Tiro a Segno dia le dimissioni dalla carica che ricopre, oppure sia il presidente del CONI Petrucci a rimuoverlo. La storia di uno squallido episodio, tacciato come “manifestazione storica”, che lo ha visto protagonista. Il 19 ed il 20 settembre Obrist sarà a Bologna, per una Gara di Campionato Italiano di tiro a segno. La sua “presenza ufficiale” è prevista al Poligono di Via Agucchi, un luogo nella memoria di molti antifascisti bolognesi, per le fucilazioni di partigiani avvenute nel 1944. E se qualcuno si mobilitasse per dire che quella presenza non è gradita?

16 settembre 2009

 

Gazzetta dello Sport, Ernfried Obrist, apologeta dei nazisti, presidente dell’UITS L’episodio di cui Ernfried Obrist è stato scellerato protagonista risale al 25 e al 26 aprile 2009, proprio nelle stesse giornate delle celebrazioni per la Liberazione del nostro paese dal fascismo e dal nazismo. Nell’ambito del Torneo di Tiro a Segno con rievocazione storica, con armi di ex ordinanza, che si tenne a Santarcangelo di Romagna, il presidente dell’UITS si fece fotografare assieme a dei tiratori in divisa Waffen SS. Le immagini dello squallido rituale furono pubblicate sul quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport.
In tutti questi mesi ci sono state proteste di soci dell’UITS, offesi dall’idea che si possa associare il nazismo allo sport del tiro a segno; ci sono state segnalazioni alle autorità e richieste di commissariamento dell’UITS; c’è stata una denuncia alla Procura della Repubblica di Rimini (per apologia di nazismo) ed anche un esposto al presidente della Repubblica.
I praticanti lo sport del Tiro a Segno sono consapevoli che questa situazione alquanto spiacevole è stata prodotta dal cattivo gusto di Obrist che (va ricordato) per la carica istituzionale che riveste è lautamente retribuito. L’immagine dell’UITS ne è uscita sporcata. Per chi non lo sapesse, è bene ricordare che l’Unione Italiana Tiro a Segno è un ente pubblico nazionale, posto sotto la vigilanza del Ministero della Difesa e le cui attività sono soggette anche al controllo del Ministero dell’Interno. Ernfried Obrist fu nominato al vertice dell’ente nel 2004 e fu confermato dal ministro Ignazio La Russa con un decreto del 15 aprile 2009.
Dopo l’episodio di Sant’Arcangelo, più di una volta, l’ANPI ha reiterato la richiesta di dimissioni al presidente del CONI, Giovanni Petrucci. Ma queste sollecitazioni non hanno avuto seguito. Anzi Petrucci ha dichiarato, lo scorso 8 settembre alla Gazzetta dello Sport, delle cose inaccettabili: “Si è trattato di un episodio disdicevole, le scuse doverose che Obrist ha fatto, lo hanno fatto rientrare. Per me l’episodio è chiuso”.
Il presidente dell’UITS, in realtà, ha parlato di strumentalizzazioni politiche per quella che non è stata altro che una “manifestazione storica”. Ma chi sentiva la necessità del ricordo dell’esercito di occupazione nazista, delle sue divise e delle sue armi?
Alla fine di questa misera storia, c’è un fatto che riguarda noi bolognesi. Infatti, per il 19 ed il 20 settembre è annunciata la presenza ufficiale di Obrist nella nostra città: al Poligono di tiro di via Agucchi si tiene una Gara di Campionato Italiano.
Molti antifascisti emiliano-romagnoli, se pensano al poligono di via Agucchi, fanno correre velocemente il ricordo alle diverse fucilazioni di partigiani che nel 1944 avvennero nella struttura. Pertanto alzare la voce per gridare che la presenza di Ernfried Obrist è inopportuna è il minimo che si possa fare: questo signore ha offeso la memoria della Resistenza.