Venerdì 10 luglio '07 alle 19 da Piazza Verdi

Corteo metropolitano: «Dietro quello scudo c'eravamo tutte e tutti» [audio+comunicato]

L'Onda non si arresta! / Giovedì occupazione del rettorato dalle ore diciotto, mentre venerdì è stata data comunicazione in questura di un corteo lungo il percorso Piazza Verdi - Largo Respighi - Via de'Castagnoli - Via delle Moline - Via Righi - Via Indipendenza - Piazza di Porta Ravegnana - Via Zamboni - Piazza Verdi. Si è tenuta nel pomeriggio di oggi la conferenza stampa dell'Onda: «Respingiamo il teorema Caselli, che declina una pratica collettiva come attuata da individui che creerebbero una distopia di un movimento cattivo e facinoroso», «Questi arresti sono un atto intimidatorio, anche verso un autunno in cui si aggraverà la crisi». Parole di fuoco verso l'Ateneo e in particolare la prorettrice Monari: «Sono alla frutta»
8 luglio 2009 - gi.ast.

> Ascolta gli interventi in conferenza stampa degli studenti dell'Onda
(di seguito il comunicato di indizione del corteo)

Niccolò | |
Venerdì saremo in piazza, alle diciannove, con la parola d'ordine: «Dietro quello scudo ci eravamo tutti e tutte». Rivendichiamo la legittimità dei movimenti di autodifesa e di pratica degli obiettivi. In questi giorni continueremo a comunicare, attaccando striscioni in varie zone della città. Domani occuperemo il rettorato, per raccogliere fondi in solidarietà agli arrestati e lanciare il corteo.
Rigettiamo il teorema di Caselli, che viene da una precisa cultura politica, che ha sempre attaccato i movimenti appena escono dalla piena compatibilità.
La prorettrice Monari, intanto, si riempie la bocca di legalità.. Ma nel 2001 lei stessa fece mettere telecamere nascoste, illegali perché non segnalate, in via Zamboni 36

Andrea | |
L'Onda è stata una presa di parola che ha ridefinito lo spazio politico, un movimento pubblico di precari che ha posto problemi reali e importanti per presente e futuro di questo paese. Ha sollevato il problema di una doppia crisi, quella dell'Università, a cui risponde con l'autoriforma dal basso, e quella più generale. «Noi la crisi non la paghiamo» è diventato anche uno slogan dei movimenti di migranti, della lotta per la casa... A giugno, tanto a Bologna quanto a Pisa, l'Onda ha bloccato gli aumenti delle tasse, nonostante il periodo dell'anno in cui l'università non pullula certo di studenti
Berlusconi invocava, questo autunno, polizia nelle univerisità, i cortei degli studenti sono stati in più casi caricati selvaggiamente nelle piazze, ma la carica dell'Onda non si è esaurita. Questi arresti sono un atto intimidatorio, anche in prospettiva di un autunno che sarà significativo: sempre maggiore disoccupazione, precarizzazione del ceto medio, in Università il blocco dei dottoriati.. Ma noi non ci fermiamo. E di fronte a questo schifo, di fronte alla limitazione della libertà di espressione, chiediamo prese di posizione. Cosa dice la Cgil ad esempio? C'è qualcosa di anomalo in un paese che limita il diritto di sciopero, allunga i tempi di permanenza nei CIE, chiede duecento euro per un permesso di soggiorno?
Rettori di altre università, come Genova o Ca' Foscari a Venezia, hanno preso posizione per la libertà degli arrestati. Abbiamo chiesto una risposta a questo ateneo: hanno chiuso i cancelli, il giorno dopo li abbiamo forzati per entrare, in modo assolutamente pacifico, la cosa incredibile è che l'ateneo abbia risposto con delle denunce. Ciò non ha precedenti, così come non lo avevano le sanzioni disciplinari per Bartleby
Parole dure anche nei confronti del prefetto di Torino, precedentemente nello stesso ruolo a Padova, che rispetto a Omid Firouzi e Max Gallob, due noti attivisti del movimento patavino, ha dichiarato: «Bene che abbiano preso questi individui, se lo meritano»

Stefano | |
Il teorema Caselli declina una pratica collettiva come attuata da individui che creerebbero una distopia di movimento cattiva e facinorosa.
Gli organi d'ateneo non fanno che mancare di collegamento con le compagini universitarie, tengono sempre una linea di chiusura, anche in gravi situazioni come questa. Ormai devono incatenarsi dentro il loro stessi palazzi, nella rappresentatività che si danno, né al di fuori di essa, hanno più alcuna legittimità

Roberto | |
Viviamo, in questi giorni, nell'eccezionalità.Per il G8 in corso in Italia, per una forza dei movimenti che ha espresso una grande forza di rottura. E in questa eccezionalità va sottolineata una sospensione della democrazia. Luoghi pubblici come i centri sociali sono stati sfondati e perquisiti, senza una chiara motivazione. Questa sospensione è volta a sedare movimenti che in un anno hanno sedimentato una potenza e una forza evocativa mostruosa.
Monari, De Polo e Busattosi mostrano incapaci, si sono dovuti barricare nel rettorato, sono alla frutta.

> Leggi il comunicato di indizione del corteo:

Appello per un corteo metropolitano Venerdì 10 Luglio
Dietro quello scudo c'eravamo tutti/e

Nella mattina di Lunedì 6 Luglio, in tutta Italia, sono state eseguite perquisizioni e arresti contro 21 studenti e studentesse dell'Onda Anomala, movimento che ha attraversato le facoltà e le piazze di tutta Italia dall'autunno fino ad oggi. I fatti contestati sono relativi alla manifestazione nazionale di Martedì 19 Maggio in opposizione al G8 University Summit, che con lo slogan "Block it" veniva preparata da mesi da tutto il movimento. Quel giorno al corteo venne sbarrato l'accesso al parco del Valentino, all'interno del quale, chiusi in un castello, si stavano riunendo ministri e rettori del G8, protetti da centinaia di
agenti in assetto antisommossa e barriere appositamente costruite. Tutto il corteo espresse una forte determinazione nel tentare di violare quel divieto, quella zona rossa, che da anni in Italia viene posta come blocco alle istanze dei movimenti per difendere vertici nei quali i potenti determinano le esistenze di vastissime fasce di popolazione, con misure di
precarizzazione di tutti gli ambiti di vita e un sempre maggior controllo sociale. Il tentativo di violare la zona rossa fu respinto con cariche e centinaia di lacrimogeni dalle forze dell'ordine, a cui i manifestanti risposero in modo condiviso con pratiche di autodifesa collettiva per terminare poi il corteo in Università, come era stato precedentemente stabilito nelle assemblee.

A più di un mese di distanza, poche ore prima dell'inizio del G8 de l'Aquila, un teorema giudiziario che porta la firma del magistrato Caselli, con metodologie e contenuti tutti politici, cerca con questi arresti di rappresentare una realtà secondo la quale quel giorno di Maggio i disordini sarebbero avvenuti a causa di alcune centinaia di "paramilitari". Gli arresti vengono addirittura giustificati come garanzia del diritto a manifestare! Respingiamo con forza queste menzogne che nascono da quella cultura politica radicata da decenni in Italia che vede nei movimenti solo un obiettivo da criminalizzare e reprimere. Il
movimento dell'Onda viene oggi attaccato perché ha espresso la capacità di porsi come reale soggetto sociale in grado di dare risposte alla crisi, di fronte ad un panorama politico in cui centro-destra e centro-sinistra sono totalmente impotenti e incapaci di elaborare concrete exit strategy per uscire dal pantano in cui ci hanno cacciato in questi anni.
Se la compagine istituzionale tutta non riesce ad immaginare altro che un esponenziale aumento del controllo dei territori (spesso utilizzando ronde razziste e di nostalgica ventennale memoria) e un impoverimento generalizzato delle nostre esistenze, noi in questi mesi abbiamo saputo dare vita con la concretezza delle nostre lotte ad un' altra idea di sicurezza fatta di reddito, saperi e socialità liberate, e a percorsi compositi e ricchi, nati dalla partecipazione e dal protagonismo di migliaia e migliaia di persone stanche di essere gettate quotidianamente nel tritacarne della precarietà.

Per questo invitiamo tutte le realtà politiche e sociali a partecipare al corteo di Venerdì, per rifiutare con forza l'inaccettabile teorema Caselli, per chiedere l'immediata liberazione de* compagn* attualmente in carcere e per affermare che i movimenti con le loro pratiche autonome e dal basso sono l'unica via possibile per uscire dalla spirale della crisi.

Dietro quello scudo, oltre ai nostri corpi, trovano posto anche i desideri di libertà e le passioni con cui giorno dopo giorno siamo determinati a costruire il nostro futuro.

Dietro quello scudo c'eravamo tutti/e.

Loro il fallimento del presente, noi l'anomalia del futuro.

Libertà per Alle, Ernesto, Mato, Zua e per tutti gli altri arrestati dell'Onda Anomala.

Venerdì 10 Luglio, ore 19:00. Piazza Verdi. Corteo Metropolitano.

Onda Anomala

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