Dal 29 gennaio al 1 febbraio'08 all'Arena del Sole, sala grande

"Inferno" all'Arena del Sole

Dall’ideatore di Daimon, Nogravity e Comix un nuovo sorprendente progetto teatrale, uno spettacolo volante, un viaggio negli Inferi attraverso i luoghi e le suggestioni della Divina Commedia.
Simona De Nicola

Dal 29 gennaio al 1 febbraio l'Arena del Sole ospita il nuovo spettacolo di Emiliano Pellisari, in collaborazione con AterDanza.

Una sfida impegnativa, che intende reinterpretare in un nuovo linguaggio l'opera dantesca. Non un lavoro di traduzione (che è sempre un tradimento come ci insegnano i linguisti,) ma un tentativo di cogliere alcune suggestioni dell'Inferno e raccontarle con altri strumenti. Ecco nelle parole del regista:

Ogni linguaggio ha un suo punto di forza peculiare: la parola ha una capacità d’astrazione che nessun’altra forma espressiva è capace di eguagliare. Con un solo versetto Dante è capace d’inventare un mondo intero che nemmeno un lungometraggio è in grado di rappresentare esaustivamente. Serve dunque un’operazione che ci faccia saltare a pie pari il dilemma estetico (ovvero come poter rappresentare la Divina Commedia). Dobbiamo effettuare uno scarto logico-estetico.
La soluzione sta in questo: che vogliamo dire quel che Dante ha detto ma con un altro linguaggio. Se dicessimo qualcosa di diverso non è che non rispetteremmo l’opera, sarebbe, semplicemente, un’altra opera. Il nostro scopo è rappresentare l’opera letteraria senza usare le parole se non quelle strettamente necessarie (e dove le usiamo si mostra un nostro piccolo fallimento: a rigore esse o ci sono tutte e allora c’è già l’opera letteraria in sè, oppure la trasformazione deve essere esaustiva, il passaggio da un linguaggio all’altro deve seguire un’operazione biunivoca, definitiva: è come una proiezione geometrica che non può lasciar dietro qualche pezzo…).”

inferno

Il mio consiglio è di andare a vedere questo spettacolo. Per una serie di motivi.

Innanzitutto per la sua magia: i corpi si muovono come in assenza di spazio, la musica dà vita alla danza e le luci inseguono le ombre, immergendovi in un'altra dimensione.

Poi questa potrebbe essere la nostra personale rivincita sulle ore passate ad annoiarsi sui versi danteschi. Forse per nostra pigrizia e mancanza di qualità, più facilmente a perchè chi ce lo stava insegnando ha peccato di piattezza e grigiore. Esplorare l'Inferno attraverso questo nuovo linguaggio, magari rivalutandone la bellezza. Anche Benigni ha fatto questo e con risultati sorprendenti.

Infine, ma non per importanza, per rivendicare il nostro diritto a fruire dell'arte. L'arte non è un lusso di poche facce impomatate che affollano I Nostri teatri, I Nostri musei.

Facciamo circolare un po' di aria fresca nelle vecchie stanze!

InONDiAmo la città!