In 300 in Piazza Nettuno

Strage di Gaza: il presidio si trasforma in corteo per le vie del centro

Pur in periodo di feste natalizie, la manifestazione promossa dal Comitato Palestina di Bologna vede una discreta partecipazione. Molto folta la rappresentanza della comunità palestinese della nostra città. E’ un primo momento per rompere il muro del silenzio nei confronti di quello che sta succedendo nella striscia di Gaza e per controbattere alle menzogne dei media ufficiali che vogliono, ancora una volta, minimizzare i bombardamenti israeliani.


29 dicembre 2008

Alle 16, in Piazza Nettuno, sotto il grande abete natalizio, per protestare contro le stragi dell’esercito israeliano in Palestina, si ritrovano in alcune centinaia. L’albero con le luci viene addobbato di striscioni e bandiere della Comunità Palestinese. Per mezz’ora i manifestanti stanno in silenzio per ricordare le vittime dei bombardamenti, poi la rabbia e la protesta si fanno sentire e partono gli slogan in lingua araba. Ad un certo punto, i ragazzi palestinesi prendono in mano lo striscione “Fermiamo il massacro di Gaza” e si mettono alla testa di un corteo che si forma spontaneamente e che percorre via Ugo Bassi, via Gombruti, passa davanti alla Prefettura (rappresentanza del governo italiano) prosegue per via IV Novembre, sfilando ai lati del palazzo comunale e si conclude sul crescentone di Piazza Maggiore,
Molti gli slogan gridati quasi ossessivamente: “Palestina libera”, “Basta morti”, “Terroristi…”, “L’Intifada è come il mare… nessuno la può fermare”…
Prima dello scioglimento della manifestazione, attraverso il passaparola, in molti parlano della necessità di costruire, per i primi giorni di gennaio, una grande giornata di mobilitazione di tutta la città per far sentire tutta la solidarietà necessaria alla popolazione di Gaza e per dire basta ai massacri e alle stragi dell’esercito israeliano.