Accademia di Belle Arti occupata

NoGelmini / Belle Arti, l'occupazione va avanti

Anche stanotte circa 150 studenti dormiranno all'Accademia di via Belle Arti. Per domani è prevista un'assemblea con il direttore dell'Afam
5 dicembre 2008 - Daniele Fisichella (collaboratore di Città del capo - radio metropolitana)

Il sito internet non è mai aggiornato, i piani di studio sono poco chiari, le lezioni sono iniziate con un mese di ritardo.
Questi sono solo alcuni dei motivi della protesta degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, occupata da ieri pomeriggio. Gli studenti hanno redatto un documento unitario che assomiglia ad una lista dei "peccati" del sistema universitario moderno; dalla carenza didattica alla crisi della ricerca, passando per i tagli del governo. La protesta di questi studenti non è collegata a quella del movimento No-Gelmini anche se ha molti punti di contatto con questa; la protesta degli aspiranti artisti bolognesi ha le sue radici nei vari problemi esposti e troppo spesso ignorati da chi lavora dentro l'Università.
Questo pomeriggio all'assemblea nell'aula Teatro oltre ai ragazzi c'erano anche i professori, specialmente il direttore Mauro Mazzali, che ieri dopo l'occupazione aveva richiesto l'intervento della Digos, e Adriano Baccileri, docente di Filosofia dell'arte che ha occupato la scorse notte (4 dicembre) insieme agli studenti.
Gli studenti hanno presentato delle proposte, contenute nel documento di denuncia del sistema Accademia, e la discussione si è fatta subito accesa. Dopo circa due ore il direttore Mazzali ha abbandonato l'aula a seguito di un diverbio con Baccileri, uscendo tra la disapprovazione degli studenti. L'assemblea è andata avanti fino alle 17, poi alle 18 è stata fissata l’organizzazione della protesta per questa notte e i prossimi giorni. Presumibilmente la facoltà resterà occupata fino a giovedì prossimo. Per domani alle 11,30 è stata convocata una assemblea alla quale parteciperà anche Giordano Bruno Civello, direttore dell'Afam il comparto ministeriale responsabile dell'accademie d'arte.
Tra gli studenti che protestano ci sono anche le modelle viventi dell'Accademia, le stesse che lo scorso 21 novembre si spogliarono per protesta contro il mancato rinnovo del contratto sotto i portici di via Belle Arti. Il giorno dopo la protesta 7 di loro sono state assunte, per i prossimi 6 mesi lavoreranno tutte ma di meno. Il loro monte ore mensile infatti a causa dei tagli è stato già sensibilmente ridotto.

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