La protesta delle scuole contro la Gelmini

Sit-in in Piazza Malpighi, anche Garagnani ha "partecipato" al blocco del traffico

"Si è preso il suo avere quel provocatore", questa frase in perfetto slang bolognese, rappresenta il sentimento comune che ha attraversato tutta la piazza all'arrivo del "fustigatore di insegnanti marxisti". Prima di quel momento, circa trecento persone, in fila indiana, avevano attraversato, a più riprese, la strada, paralizzando il traffico. La protesta di genitori, insegnanti e alunni è stata comunque appoggiata da tutti.

3 ottobre 2008

La protesta in Piazza Malpighi

carabinieri controllano l'attraversamento di Piazza Malpighi

Traffico in tilt in centro. Abbiamo voluto iniziare questo reportage come solitamente fa il Resto del Carlino quando parla di una manifestazione perché, effettivamente, la forma di lotta adottata da insegnanti, genitori e bambini della Scuola Longhena questo ha prodotto. Un mega ingorgo che ha creato una lunga colonna di autobus e due o tre file di auto tra Piazza Malpighi, piazza San Francesco, via de’Marchi, via Sant’Isaia, con conseguenze anche in via Marconi e via Ugo Bassi.
Una forma di lotta un po’ all’americana, ma che, invece di sfilare sui marciapiedi, ha scelto le strisce pedonali come terreno privilegiato di un “avanti e indietro” che è durato più di due ore (iniziato alle 17 e, solo dopo le 19, ha cominciato a sfumare).
Insomma più di duecento persone, nel momento più alto anche trecento, hanno sfilato in fila indiana con cartelli e striscioni contro la Gelmini, i tagli alla scuola pubblica del governo Berlusconi, contro il maestro unico e, pur creando qualche disagio, sono riuscite a far sì che tra i tanti automobilisti, motociclisti, conduttori e passeggeri di autobus non ci fosse nessuno che facesse scenate o sclerasse o si attaccasse al clacson.
Una protesta che ha raccolto “rispetto”!
L’unico a non averne invece di rispetto, verso il mondo della scuola (in generale), è stato, ancora una volta, il deputato di Forza Italia, Fabio Garagnani, lo “spione antimarxista” del telefono contro i docenti “faziosi”, il Torquemada anticomunista che questa mattina si era preso il rimpallo dalla magistratura per le sue denunce contro le occupazioni delle scuole.
Il commissario cittadino del partito di Berlusconi, si è presentato, infatti, in Piazza Malpighi e, accompagnato e protetto da due fidi scudieri, ha pensato bene di fare una conferenza stampa in mezzo alla strada, trasformando l’attraversamento del corso in un vero e proprio blocco stradale.
Non ci vuole molta fantasia a pensare la valanga di insulti e improperi che gli si è riversata addosso, ma lui era lì proprio per questo: per riceverli, per andare sui tg e sulle pagine dei giornali, protetto dai cordoni di carabinieri e polizia, sfidando gli esagitati contestari.
Solo per dovere di cronaca (e certo non per fare il gioco di Garagnani) siamo costretti a riportare alcuni apprezzamenti che gli sono stati rivolti dai manifestanti: “testa vuota”, “somaro”, “scemo”, “provocatore”, “clerico-fascista”, “e smettetela di fare le foto ai bambini… pedofili…”.
A un certo punto, è scoppiato il giallo delle uova, nel senso che delle uova sono state lanciate nel momento più alto della contestazione, ma hanno colpito alcuni genitori che erano nelle vicinanze del berlusconiano ad inveire contro di lui. L’episodio ha avuto almeno due chiavi di lettura. La prima sostiene la tesi che le uova le avrebbero lanciate i due scagnozzi di Garagnani. L’altra, invece, propende a giustificare la scarsa esperienza di lanci da parte di persone non proprio avvezze a questo tipo di contestazione e, quindi, si sarebbe trattato di “vittime da fuoco amico”.
Noi, nel parapiglia concitato, non siamo in grado di schierarci per nessuna delle due versioni.
Finalmente, la calma è ritornata quando il deputato di San Giovanni in Persiceto ha deciso di aver provocato abbastanza ed è sparito nel suo nulla (così come era apparso).
Per un’altra mezz’ora si è presiguito a camminare da una parte all’altra della strada, fino al termine della manifestazione.
Anche il vento di scirocco che per tutto il tempo della protesta ha accarezzato i “camminatori disobbedienti” ha contribuito a tenere caldo un pomeriggio che, per i motivi che sopra abbiamo descritto, si può dire “ad alta temperatura”.
I prossimi appuntamenti: le occupazioni di altre scuole, la notte bianca a difesa della scuola pubblica, lo sciopero del 17 ottobre.
Anche noi, come ormai d’abitudine, non mancheremo…


TU SCATTI E ANCHE NOI SCATTIAMO

due tipi
(uno dei due tipi che accompagnavano Garagnani, prima del suo arrivo, ha scattato con il telefonino foto ai bambini e ai genitori che sfilavano sulle strisce – si vede che è proprio un vizio: nessuno si è scordano del consigliere comunale di FI, Lorenzo Tommassini, che filmava la manifestazione dello scorso 26 settembre)

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