Multa da 4.000 euro e minaccia di sgombero contro il centro sociale

Vag61 di nuovo sotto attacco

Meno di un anno dopo la delirante campagna sullo "scontrino" da parte dell'assessore Santandrea, il centro sociale di via Paolo Fabbri riceve una multa da oltre 4.000 euro e una inquietante notifica da parte del Comune. Al centro dell'attacco la presenza di bar e cucina e le serate musicali.
13 marzo 2008

CI PROVANO ANCORA...
ADESSO VOGLIONO CHIUDERE VAG 61 CON LA POLIZIA AMMINISTRATIVA

Notifica del Comune di Bologna - Settore Attività Produttive e Commerciali
n. 6289/08:

"Si ORDINA all'Associazione VAG 61 di cessare immediatamente l'attività
abusiva di somministrazione di alimenti e bevande e di trattenimenti
musicali svolta nei locali siti in via Paolo Fabbri 110, si DA' MANDATO a
tutti gli Ufficiali Giudiziari che ne siano richiesti e a chiunque spetti
di mettere ad esecuzione il presente titolo, al Pubblico Ministero di darvi
assistenza, e a tutti gli Ufficiali della Forza Pubblica di concorrervi,
quando ne siano legalmente richiesti e di intervenire anche coattivamente
mediante l'apposizione dei sigilli qualora l'interessato non ottemperi
spontaneamente".

Vag61 Questa mattina, poco prima che si tenesse la conferenza stampa in cui l'assemblea di VAG stava per denunciare l'attacco ricevuto nei giorni
scorsi dal Comune di Bologna, attraverso pesanti sanzioni (in totale 4.000
euro) riguardanti le attività di autofinanziamento dello spazio
autogestito, è arrivata alla sede di VAG questa ordinanza dal sapore
intimidatorio, che peggiora ancora di più la situazione.

Dopo la vicenda dello scorso anno sullo "SCONTRINO", il Comune, per mano
dell'assessorato della Santandrea, torna all'attacco dell'Officina dei
Media Indipendenti di via Paolo Fabbri 110 con provvedimenti di natura
penale e amministrativa che, se passassero, metterebbero in discussione
l'esistenza di tante realtà di aggregazione sociale presenti in città e
cancellerebbe le diverse e variegate esperienze di autogestione.

L'ammnistrazione Cofferati, dopo aver dato lezioni al resto d'Italia
nell'utilizzo di ruspe e manganelli, innaugura un modo nuovo per
combattere le esperienze di autogestione che tanto gli danno fastidio,
visto che mai prima d'ora le amministrazioni comunali avevano usato
queste armi contro gli spazi autogestiti.

Nel convocare la conferenza stampa di questa mattina avevamo scherzato su
questa nuova "strategia repressiva", intitolandola "Dai NOCS ai NAS... sarà
un risotto che vi sepellirà".
In realtà, non ci siamo andati molto distanti: un tempo i centri sociali
venivano chiusi con le forze speciali di polizia, questo avviene ancora, ma
forse si vuole sperimentare una maniera più subdola ma altrettanto efficace
con la Polizia Amministrativa, le sanzioni pecuniarie, i sigilli, pensando
in questo modo di produrre reazioni e risposte di lotta più deboli.

Ma si possono togliere dalla testa di farci scomparire. La nostra, come le
altre "presenze scomode" che in questa città continuano a produrre cultura,
forme di aggregazione al di fuori del mercato, iniziativa politica
indipendente non si cancellano né con le multe, né con le ruspe, né coi
manganelli!
Sarebbe bene che se lo ficcassero in quelle teste completamente
(ancora) impregnate di stalinismo, pur se "democratico".

Nei prossimi giorni ci incontreremo con le altre compagne e gli altri
compagni degli spazi autogestiti e dei centri sociali cittadini per
discutere quali iniziative di lotta intraprendere assieme.

VAG61 - officina dei media indipendenti
via Paolo Fabbri 110
www.vag61.info

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