Tutti alle Poste.. ma non per fare la fila!

Contro la rapina delle Poste

"lI 1° Dicembre diciamo NO alla rapina delle Poste". Pubblichiamo l'appello, promosso da diverse realtà cittadine, per un "Comitato Primo Dicembre" a Bologna.

26 novembre 2007 - Coordinamento Migranti Bologna

Pochi giorni fa a Brescia 15000 migranti sono scesi in piazza contro il rinnovo dei permessi di soggiorno alle Poste, mostrando che è possibile tornare a far sentire con forza la nostra voce. L’assemblea delle reti e associazioni dei migranti ha perciò deciso di lanciare una grande mobilitazione nazionale che coinvolgerà decine di città italiane. Il 1° dicembre i migranti e gli antirazzisti scenderanno in piazza in tutta Italia per il ritiro immediato del protocollo con le Poste.

A Bologna, il 1° dicembre assume un significato particolare perché il giorno dopo saranno elette le consulte di quartiere. Tutti in fila a votare. Tutti in fila alle Poste. I migranti eletti non potranno però decidere, potranno solo dare il loro parere. Sarà difficile che possano cambiare un protocollo deciso al Ministero. Il Comune si è tanto impegnato per organizzare queste elezioni. Peccato che non l’abbia fatto anche per chiedere al Governo di realizzare il decentramento ai quartieri delle competenze per i rinnovi dei permessi di soggiorno.

Tutti dicono che il rinnovo alle poste è una rapina. I migranti lo sperimentano sulla loro pelle, perché devono pagare oltre 70 euro per un rinnovo che può arrivare anche dopo un anno di attesa. Tutti parlano di legalità, e secondo la legge un permesso di soggiorno deve essere rinnovato in 30 giorni, una carta di soggiorno in un massimo di 90. I migranti sanno però che le procedure di rinnovo alle poste servono a produrre illegalità e clandestinità: con la ricevuta non si trova lavoro, e senza lavoro si perde il permesso. Anche i migranti senza permesso sono qui e lavorano, anche se in nero, e certo non possono votare. Tutti parlano di sicurezza. In un giorno il governo ha firmato il decreto per le espulsioni, che sancisce l’equazione tra migrante e criminale. I migranti sanno bene cosa vuol dire insicurezza. Lo dimostra l’incendio a Borgo Panigale, che ha causato la morte di un bambino. Intanto, i migranti lavorano, pagano, aspettano, e nessuno se ne assume la responsabilità. La Questura dice che è colpa delle Poste. Le Poste tacciono e intanto guadagnano. Il comune non vede.

Per tutte queste ragioni, continuiamo a credere che i migranti debbano prendere direttamente la parola, soprattutto oggi che in tutta Italia centinaia di associazioni, reti e coordinamenti diranno con forza NO al protocollo delle Poste! Per tutte queste ragioni

IL 1° DICEMBRE
ANDIAMO ALLE POSTE, MA NON PER FARE LA FILA!!!

RITROVO ALLE ORE 10 IN PIAZZA MINGHETTI
(POSTE CENTRALI)

- per dire No al rinnovo alle poste,
- per chiedere il decentramento delle competenze ai comuni,
- per rompere il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro,
- per la regolarizzazione permanente slegata dal lavoro e dal salario e per chiudere tutti i CPT.

COMITATO PRIMO DICEMBRE BOLOGNA
Coordinamento Migranti Bologna e Provincia, XM24, USI-AIT, Lavoratrici e Lavoratori Anarchici, Ass. Ya Basta!, TPO, Laboratorio Crash!, VAG61, Spazio Sociale Studentesco, CUB/RDB, Associazione Sinistra Critica Bologna, Livello 57, Open The Space, Cobas Bologna, Malabocca Network, Circolo anarchico Camillo Berneri

per adesioni: coo.migra@yahoo.it

> Ascolta la puntata di Vagamondo del 1 dicembre '07: "Mobilitazione dei migranti + Quadrelli + banlieues in rivolta"