Giovedì il violento assalto a Villa Ada

Roma, spedizione fascista: processo per due spettatori

La polizia non ha fermato nessun fascista ma quattro spettatori. Per due è già iniziato il processo. ASCOLTA L'INTERVISTA IN DIRETTA DAL PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE. Diffuso un comunicato della Banda Bassotti.
1 luglio 2007

Roma. Giovedì la violenta spedizione fascista al termine del concerto della Banda Bassotti a Villa Ada, nel corso del quale un ragazzo è stato ferito da nove coltellate (per fortuna non corre pericoli). Sabato il processo per direttissima a due degli spettatori, fermati dopo l'arrivo delle forze dell'ordine.
Carabinieri e Polizia, infatti, sono giunti sul posto dopo mezz'ora dall'assalto, quando i fascisti si stavano ormai allontanando. Non ne hanno fermato nessuno. A detta di alcuni testimoni avrebbero invece cominciato a deridere gli spettatori ancora presenti, fermandone poi una quattro dopo alcuni momenti di tensione. Due sono stati rilasciati la mattina successiva, ma denunciati a piede libero. Per altri due, invece, ha preso il via il processo per direttissima con le accuse di danneggiamento aggravato, violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Dopo che l'udienza è stata trasferita dal giudice monocratico ad una corte colleggiale per la gravità delle accuse, il p.m. ha chiesto gli arresti domiciliari per entrambi gli imputati (che sono incensurati). La richiesta è stata respinta ma è comunque scattato l'obbligo di frima giornaliero fino alla prima udienza fissata per il 6 luglio. Fuori dal tribunale decine di antifascisti hanno dato vita ad un presidio di solidarietà con i fermati.

Ascolta l'intervista di Vagamondo in diretta dal presidio davanti al Tribunale.

Banda Bassotti Nel frattempo la Banda Bassotti ha diffuso un comunicato che inquadra l'episodio di Villa Ada in un contesto a dir poco preoccupante: "I fascisti ci sono sempre stati; hanno negozi, sezioni, siti web e addirittura centri sociali (vero Sindaco?) dove si vende e si distribuisce materiale razzista, revisionista e negazionista… Si presentano alle elezioni insieme a quello che viene chiamato “centro-destra”… le loro bandiere sventolavano anche sotto il palco del Family Day, vanno in televisione, e nelle curve degli stadi… non vediamo realmente dove sia la novità in tutto questo… (...) I fascisti aggrediscono con i coltelli, quasi sempre feriscono, a volte uccidono e spesso non vengono presi…".